Intervista a Colby Genoway (dal CdT)
Moderatore: Thor41
Intervista a Colby Genoway (dal CdT)
L'attaccante canadese è in prova al Lugano: «Mi ritengo un giocatore duttile»
Dovrebbe rimanere alla Resega fino a metà ottobre, a meno che il club bianconero non gli offra un contratto stagionale entro fine settembre: «A questo ora non penso - afferma Genoway -, voglio solo aiutare la squadra»
Non è certo il nome che i tifosi bianconeri sognavano per dimenticare quattro stagioni difficili, quello di Colby Genoway. Il grande colpo di mercato, forse, arriverà più in là. Mai draftato, nessuna partita in NHL, un'onesta carriera in AHL prima di trasferirsi in Europa e guadagnarsi la pagnotta tra Svezia, Cechia e Finlandia. Una sorta di oggetto misterioso, Genoway, che proverà però a ritagliarsi uno spazio importante in questo nuovo Lugano. Il 27. enne canadese proveniente dall'Ilves Tampere dovrebbe rimanere alla Resega fino a metà ottobre, a meno che il club bianconero, entro fine settembre, non decida di tesserarlo fino al termine della stagione. Una situazione alla quale, per ora, Colby Genoway non vuole assolutamente pensare: «Adesso - sottolinea l'attaccante nordamericano - sono a Lugano e penso solo a far bene con la maglia bianconera. Mi concentro insomma sull'unica cosa che posso influenzare, ovvero le mie prestazioni sul ghiaccio. Voglio aiutare questa squadra ad avere successo, in seguito si vedrà».
Quali sono allora le prime impressioni... svizzere di Colby Genoway?
«La città e la regione sono semplicemente bellissime. Adoro le montagne e il paesaggio è davvero fantastico, senza parlare del clima: qui da voi splende sempre il sole! Ho inviato qualche foto a mia moglie, che mi raggiungerà a breve: non vede l'ora di arrivare in Ticino! A livello hockeistico, mi sono integrato alla perfezione in questo gruppo: l'atmosfera nello spogliatoio è eccezionale, tutti remano nella stessa direzione e si lavora duro. Personalmente inizio ad avvertire buone sensazioni: mi sento sempre più in forma, la migliore condizione è vicina ed i piccoli dolori dovuti all'intensità della preparazione stanno passando. Abbiamo tutti una gran voglia di campionato!».
Come sei arrivato a Lugano?
«È stato il mio agente a segnalarmi l'interesse del club bianconero e non mi sono lasciato sfuggire questa opportunità. Il Lugano è un club prestigioso, molto conosciuto ed essere qui per me è un onore. Conosco Brady Murray dai tempi del College, ma non ho ritenuto necessario discutere con lui prima di decidere di trasferirmi in Svizzera. Ho detto subito di sì e... eccomi qua».
Che tipo di giocatore è, Colby Genoway?
«Più che uno «scorer», sono un uomo da ultimo passaggio. Mi piace mettere i miei compagni nelle migliori condizioni per segnare. Ritengo che la mia principale forza sia la duttilità. Posso giocare in qualsiasi ruolo d'attacco e mi adatto senza problemi alle richieste degli allenatori. Cerco sempre di lavorare duro, di mettere le qualità al servizio della squadra e questo, normalmente, è un aspetto che i tecnici apprezzano in maniera particolare».
Cosa pensa Colby Genoway di questo Lugano?
«Per me è difficile avere un'idea precisa del nostro valore prima di avere visto all'opera tutte le altre squadre che parteciperanno al campionato. Posso solo ribadire ciò che ho già detto: il gruppo mi sembra ottimo, molto unito, è questa è la condizione base per puntare a far bene».
Sabato scorso, intanto, il Lugano ha giocato la sua prima e unica amichevole precampionato alla Resega, seguita dalla tradizionale festa alla Reseghina. Nonostante gli ultimi anni, sportivamente difficili, i tifosi hanno manifestato un grande entusiasmo...
«Prima della serata avevo detto a Sandro Bertaggia che sarebbe stato impossibile riempire la Reseghina di tifosi. Ed invece il pubblico bianconero ha risposto alla grande. Sono rimasto impressionato dall'affetto e dal calore dei tifosi, anche se sinceramente non ho capito nulla dei cori e degli incitamenti in italiano (ride, ndr). L'atmosfera l'altra sera era semplicemente fantastica e spero che anche durante il campionato i nostri tifosi non ci facciano mai mancare il loro sostegno».
Dovrebbe rimanere alla Resega fino a metà ottobre, a meno che il club bianconero non gli offra un contratto stagionale entro fine settembre: «A questo ora non penso - afferma Genoway -, voglio solo aiutare la squadra»
Non è certo il nome che i tifosi bianconeri sognavano per dimenticare quattro stagioni difficili, quello di Colby Genoway. Il grande colpo di mercato, forse, arriverà più in là. Mai draftato, nessuna partita in NHL, un'onesta carriera in AHL prima di trasferirsi in Europa e guadagnarsi la pagnotta tra Svezia, Cechia e Finlandia. Una sorta di oggetto misterioso, Genoway, che proverà però a ritagliarsi uno spazio importante in questo nuovo Lugano. Il 27. enne canadese proveniente dall'Ilves Tampere dovrebbe rimanere alla Resega fino a metà ottobre, a meno che il club bianconero, entro fine settembre, non decida di tesserarlo fino al termine della stagione. Una situazione alla quale, per ora, Colby Genoway non vuole assolutamente pensare: «Adesso - sottolinea l'attaccante nordamericano - sono a Lugano e penso solo a far bene con la maglia bianconera. Mi concentro insomma sull'unica cosa che posso influenzare, ovvero le mie prestazioni sul ghiaccio. Voglio aiutare questa squadra ad avere successo, in seguito si vedrà».
Quali sono allora le prime impressioni... svizzere di Colby Genoway?
«La città e la regione sono semplicemente bellissime. Adoro le montagne e il paesaggio è davvero fantastico, senza parlare del clima: qui da voi splende sempre il sole! Ho inviato qualche foto a mia moglie, che mi raggiungerà a breve: non vede l'ora di arrivare in Ticino! A livello hockeistico, mi sono integrato alla perfezione in questo gruppo: l'atmosfera nello spogliatoio è eccezionale, tutti remano nella stessa direzione e si lavora duro. Personalmente inizio ad avvertire buone sensazioni: mi sento sempre più in forma, la migliore condizione è vicina ed i piccoli dolori dovuti all'intensità della preparazione stanno passando. Abbiamo tutti una gran voglia di campionato!».
Come sei arrivato a Lugano?
«È stato il mio agente a segnalarmi l'interesse del club bianconero e non mi sono lasciato sfuggire questa opportunità. Il Lugano è un club prestigioso, molto conosciuto ed essere qui per me è un onore. Conosco Brady Murray dai tempi del College, ma non ho ritenuto necessario discutere con lui prima di decidere di trasferirmi in Svizzera. Ho detto subito di sì e... eccomi qua».
Che tipo di giocatore è, Colby Genoway?
«Più che uno «scorer», sono un uomo da ultimo passaggio. Mi piace mettere i miei compagni nelle migliori condizioni per segnare. Ritengo che la mia principale forza sia la duttilità. Posso giocare in qualsiasi ruolo d'attacco e mi adatto senza problemi alle richieste degli allenatori. Cerco sempre di lavorare duro, di mettere le qualità al servizio della squadra e questo, normalmente, è un aspetto che i tecnici apprezzano in maniera particolare».
Cosa pensa Colby Genoway di questo Lugano?
«Per me è difficile avere un'idea precisa del nostro valore prima di avere visto all'opera tutte le altre squadre che parteciperanno al campionato. Posso solo ribadire ciò che ho già detto: il gruppo mi sembra ottimo, molto unito, è questa è la condizione base per puntare a far bene».
Sabato scorso, intanto, il Lugano ha giocato la sua prima e unica amichevole precampionato alla Resega, seguita dalla tradizionale festa alla Reseghina. Nonostante gli ultimi anni, sportivamente difficili, i tifosi hanno manifestato un grande entusiasmo...
«Prima della serata avevo detto a Sandro Bertaggia che sarebbe stato impossibile riempire la Reseghina di tifosi. Ed invece il pubblico bianconero ha risposto alla grande. Sono rimasto impressionato dall'affetto e dal calore dei tifosi, anche se sinceramente non ho capito nulla dei cori e degli incitamenti in italiano (ride, ndr). L'atmosfera l'altra sera era semplicemente fantastica e spero che anche durante il campionato i nostri tifosi non ci facciano mai mancare il loro sostegno».
Re: Intervista a Colby Genoway (dal CdT)
E beh, staremo a vedere, la mia sensazione è che non rimarrà a lungo, spero per lui di sbagliarmi
“It gives me a migraine headache - Thinking down to your level”
(Megadeth – “Sweating Bullets”)
(Megadeth – “Sweating Bullets”)
Re: Intervista a Colby Genoway (dal CdT)
Anche secondo me non verrà confermato...
Re: Intervista a Colby Genoway (dal CdT)
la dico così: se arriva prima il 4. straniero lui ha grossse probabilità di andare via prima.
Per il resto, tanto di cappello a un giocatore che è qui a dannarsi l'anima per una squadra che potrebbe lasciare anche tra 2-3 settimane.
Per il resto, tanto di cappello a un giocatore che è qui a dannarsi l'anima per una squadra che potrebbe lasciare anche tra 2-3 settimane.
Re: Intervista a Colby Genoway (dal CdT)
davvero grossi complimenti a un giocatore che ha un contratto x cosi poco tempo
Alessandro
Re: Intervista a Colby Genoway (dal CdT)
Sabato mi ha lasciato perplesso il vederlo schierato in una quarta linea visibilmente improvvisata, e che ha avuto anche poco ghiaccio. Per quanto visto in quella partita sembra che lo staff tecnico lo consideri un tappabuchi...
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Re: Intervista a Colby Genoway (dal CdT)
Non sarà un fenomeno ma mi sembra una persona con la testa sulle spalle.
Magari potrebbe rimanere come 5. straniero?
Magari potrebbe rimanere come 5. straniero?
from Bure to Boeser
Re: Intervista a Colby Genoway (dal CdT)
Potrebbe anche essere un'ipotesi, ormai con i tanti infortuni in una stagione (toca fèr!!)....
Re: Intervista a Colby Genoway (dal CdT)
Brava persona dall'intervista ma a livello di gioco é uno straniero al max da Serie B......
Nemmeno come 8° lo terrei
Nemmeno come 8° lo terrei
Re: Intervista a Colby Genoway (dal CdT)
Giudicarlo solo in base a quanto visto sabato mi sembra ingeneroso. Vuoi davvero stroncarlo dopo sola amichevole giocata in quarta linea?
Intendiamoci, ho già detto prima che sabato mi ha lasciato perplesso lui ed il modo in cui è stato schierato. Ma se è prematuro inneggiare ad Hennesy, è prematuro anche stroncare Genoway
Intendiamoci, ho già detto prima che sabato mi ha lasciato perplesso lui ed il modo in cui è stato schierato. Ma se è prematuro inneggiare ad Hennesy, è prematuro anche stroncare Genoway