Intervista GDP LH

[weswalz]

"Le brutte abitudini? Radici profonde"
Il coach bianconero Larry Huras fa il punto all’ennesima crisi del suo Lugano
Larry Huras, foto CdT
di Piergiorgio Giambonini

Sei vittorie nelle prime sette partite della gestione-Huras, accompagnate – dal 28 ottobre al 22 novembre – da una confortante crescita a livello sia di “completezza” che di intensità del gioco, e premiate da un bel balzo avanti in classifica che aveva visto il Lugano portare i punti di vantaggio sul nono posto da 5 (virtuali 2) a 15 (12) punti. Poi – tra il 26 novembre e il 20 dicembre – il ritorno alla... normalità segnato da un bilancio parziale di 5 vittorie e 4 sconfitte che ha in parte “nascosto” quella che a livello di prestazioni è stata invece, sia nella forma che nella sostanza, una decisa frenata. Adesso, però, in casa HCL è di nuovo allarme, con quattro KO consecutivi incassati a partire dalla vigilia di Natale a compromettere non tanto una classifica rimasta alle spalle piuttosto tranquilla (+13/+10 sulla linea), quanto le ambizioni di agganciare il quintetto di testa, e di pari passo l’immagine di una squadra che nei momenti di difficoltà si ritrova ormai per il sesto anno consecutivo a convivere con una drammatica carenza di – chiamiamola pure così – “personalità”. Alla Resega siamo insomma alle solite: malgrado l’infinito carosello di allenatori, i tanti buoni propositi e gli enormi investimenti, l’operazione rilancio/ricostruzione marcia a tutt’oggi sul posto.
Larry Huras, scegli un aggettivo per definire il tuo attuale stato d’animo...
Ieri avrei risposto frustrato. Oggi dico invece fiducioso. Perché questo è un momento difficile, ma non è certo la prima volta che mi ritrovo in una situazione del genere. Il potenziale però c’è, ed è notevole: se solo avessimo giocato sempre con la necessaria determinazione e non avessimo “regalato” un certo numero di punti, oggi lotteremmo per i primissimi posti, e non per il 6°. Se però siamo dove siamo oggi, è perché oggi meritiamo di essere lì: ma i motivi li conosco, e li conoscono anche i giocatori, ed è allora su questa consapevolezza – e anche su questa frustrazione – che adesso dobbiamo ripartire e costruire qualcosa di nuovo.
Nelle prime tre partite dell’anno nuovo soprattutto la difesa, ferma e passiva, è stata di livello playout, con 16 reti incassate a raccontarla lunga.
Se ben ricordate, mi ero detto deluso già dopo la vittoria ai rigori di Berna, ed è evidente che le successive quattro partite le abbiamo perse sul piano difensivo. Ma questa è in fondo una costante dell’intera nostra stagione, al pari dei troppi errori individuali: qualche miglioramento c’è pur stato, ma evidentemente non basta.
Assetto di gioco, intensità, fisicità e continuità sono lontani anni luce dai livelli indispensabili per sopravvivere anche ad un solo turno di playoff...
Non posso che darti ragione. Se fino a dicembre qualche passo avanti era stato fatto, ora ne abbiamo fatti almeno un paio indietro. E questo è successo proprio nella fase della stagione in cui ogni giocatore deve invece cominciare a prepararsi con tutto se stesso ai playoff, e il gioco deve svilupparsi in ogni suo dettaglio in quell’ottica, e questo è un lavoro che richiede 10-15 partite. Insomma, è adesso che occorre lanciare la macchina, e – ripeto – il potenziale per cambiar marcia sicuramente lo abbiamo: ma dobbiamo imparare a “finire” le cose, tutte le cose: i check, le azioni, il back-checking, il lavoro sotto porta...
Conz, Vauclair, Nummelin, Domenichelli, Romy, Steiner, Rintanen, Kamber: tutti lontani dai loro standard, eppure per ora hai “punito” solo Kamber...
Ogni singolo giocatore ha – in ogni senso – i propri alti e bassi, e le proprie responsabilità, ma l’hockey è uno sport di squadra, e basta ovviamente una pedina sotto tono per mandare all’aria il rendimento dell’intero blocco. Non si tratta mai di punizioni, bensì di ricerca di soluzioni. Ad esempio a Zugo nel terzo tempo ho lasciato Romy e Steiner in panchina, e ho provato Domenichelli al centro tra Bednar e Rintanen, come pure Kamber tra Murray e Profico.
Non si parla quasi mai della condizione fisica: è messa male pure quella?
Assolutamente no. Quello del Lugano è solo un problema mentale, perché da ormai cinque anni perdere è diventata un’abitudine, e come tale accettabile, e queste sono cose tremendamente difficili da sradicare. Il club fa bene a parlare di playoff come obiettivo, ma ogni giocatore, dal primo all’ultimo, dovrebbe invece porsi obiettivi più alti, e crederci e lavorare duro per raggiungerli. Tutti, sia chiaro, vorrebbero sempre vincere, ma qualcuno si fa la vita troppo comoda e ha perso un po’ la “fame” e l’ambizione di essere i migliori. Quello che voglio dire è in questi cinque anni è venuto in parte a mancare quello che invece dovrebbe essere in e per tutti, ogni giorno, l’orgoglio di far parte dell’HC Lugano!
Con due licenze ancora libere sul fronte stranieri, a che punto siete nella ricerca di un portiere e di un attaccante “two ways”, possibilmente un centro?
Il portiere per il momento non è una priorità, mentre per quanto concerne l’attaccante siamo molto attenti sul mercato e stiamo trattando in particolare un giocatore che penso farebbe al caso nostro. Non voglio però uno straniero tanto per averlo: ne vorrei uno che porti quello che manca a questa squadra, e che crei anche maggiore concorrenza interna.



Penso che LH abbia espresso in maniera molto chiara quello che io vado dicendo da anni. Perdere a Lugano è divenuto la normalità e se si perde una partita 9 a 0 anche alcuni di voi iniziano a dire........ può succedere è normale ecc.

Qualche anno fa se fosse successa una cosa cosi a Lugano sarebbe successo un vero casino basta pensare a quanta gente era presente all'allenamento dei qaurti di finale quando eravamo sotto 3 a 0 nella serie contro l'Ambri.

Il Lugano i giocatori la dirigeza e i tifosi hanno perso la MENTALITÀ

[#33Nummelin]

Straquoto Larry Huras!

basta che ora la dirigenza non se la faccia sotto e pensi di allontanare pure lui..

[wing]

Penso che Larry sia tutto fuorché uno sprovveduto; se si è rivolto alla stampa in questi termini sicuramente ha prima verificato che il tutto non fosse malvisto dalla dirigenza.

[ciccio33]

Sperem...

[weswalz]

Voci giunte alle mie orecchie sostengono che la preparazione fisica rispetto ad altre realtà è stata particolarmente blanda e che in caso di sconfitte fastidiose all'interno dello spogliatoio non c'è il giusto atteggiamento......

[cimice77]

Mahhh sempre più perplesso. In tutte le sue interviste non c é un minimo accenno ad un autocritica....
Possibile che la cause di queste sconfitte sia solo in una mentalità perdente (guarda a caso lui dice da 5 anni...da quando era stato cacciato) e colpa dei giocatori ? Lui non ha proprio nessuna colpa ?

In situazioni come queste giocatori E allenatori non devono parlare sul giornali......devono parlare con i fatti !!

[weswalz]

Cimice77 tutti devono fare autocritica tranne i giocatori??

Mi spieghi come mai si sono cambiati 40 allenatori negli ultimi 5 anni e per gente come te la colpa è ancora di quest'ultimi??

La gente è ottusa????

[wyoming]

ma che autocritica deve fare? esempio?

E' lui il capo ed è lui che vede i giocatori in pista, in allenamento ed in webcam nelle loro abitazioni. Saprà bene se uno è uscito con la maglia spremuta o tendente al profumo di pino silvestre.......

E' l'ennesimo allenatore che deve fare autocritica.....il prossimo lo mandiamo in analisi a Villa Argentina.......

[cimice77]

Cimice77 tutti devono fare autocritica tranne i giocatori??

Mi spieghi come mai si sono cambiati 40 allenatori negli ultimi 5 anni e per gente come te la colpa è ancora di quest'ultimi??

La gente è ottusa????

In primi ottuso lo tieni per te.
In questo forum sono tra i pochi che mantiene le proprie opinioni sia in caso di vittoria che in caso di sconfitta (oltre ad essermi sbagliato raremente su quanto succedesse).

Secondo ho detto che SIA giocatori CHE allenatore devono fare autocritica ed evitare di rilasciare interviste sul giornale solo per pararsi il fondoschiena. Huras ierisul giornale si lamentava che i giocatori trovano alibi per le sconfitte anziché farsi autocritca....a distanza di 24 ore lui fa lo stesso !
Quando hanno vinto 6 partite di fila (dopo 3 giorni che Huras era in panchina) tutti a elogiare il Mago Huras.....adesso che si perde é solo colpa dei giocatori ??
In una squadra che prende 16 reti in 3 partite tutte le colpe sono dei giocatori oppure magari c é qualcosa nel sistema difensivo che non funziona piu a dovere ??

Come ho già detto negli ultimi 5 anni non abbiamo cambiato 5 allenatori perché di allenatori veri ce ne sono stati 1 e mezzo dei quali uno é andavo via per motivi suoi e tutt'ora misteriosi e l'altro, pur riconoscendo le sue qualità, Lugano e il campionato svizzero non facevano per lui.

[Thor41]

Fiducia a Larry, anche a costo di giocare con i juniori!