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Re: Stefan Nyman, il nostro vice-allenatore

Inviato: 13 mag 2019, 10:05
da cimice77
Ben lungi da criticare/giudicare Nyman che non conosco ma é molto curioso a vedere come la gente cambia versione a seconda di come tira il vento....

Allora Nyman aveva un contratto valido in Svezia e tutti lo vedono come fattore positivo.....Nyman malgrado il contratto é motivato a venire qui !
Kapanen contratto valido in Finlandia e invece é un fattore negativo......in Finlandia sono contenti che si sono liberati di lui malgrado il contratto valido !

Re: Stefan Nyman, il nostro vice-allenatore

Inviato: 13 mag 2019, 16:54
da Grog
Sì ma cimice non ci inventiamo le cose.
Da un lato hai forum del kalpa che esultano, dall'altro quelli del djugarden sono "scioccati"
https://www.expressen.se/sport/hockey/s ... var-chock/

Nessuno sta interpretando niente, sono solo fatti.
Non mi sembra che nessuno del kalpa se ne sia uscito dicendo che erano scioccati, anzi il ceo ha detto che un esperienza all'estero farà bene a kapanen per crescere.... Che praticamente vuol dire grazie Lugano per fargli fare apprendistato....

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Re: Stefan Nyman, il nostro vice-allenatore

Inviato: 15 mag 2019, 13:43
da Lord Burg

Re: Stefan Nyman, il nostro vice-allenatore

Inviato: 15 mag 2019, 13:45
da Misko
Personaggio davvero importante nella storia di Klasen quindi, interessante...

Re: Stefan Nyman, il nostro vice-allenatore

Inviato: 18 ott 2019, 22:08
da Repe
La mano di Nyman nel gioco difensivo si vede. La copertura non la devono fare solo "i terzini :lol: :lol: " ma anche gli attaccanti devono fare la loro. Miglior acquisto fino ad ora!!! ;)

Re: Stefan Nyman, il nostro vice-allenatore

Inviato: 18 ott 2019, 22:26
da Misko
Sì siamo decisamente solidi, molto bene.

Re: Stefan Nyman, il nostro vice-allenatore

Inviato: 26 ott 2019, 8:25
da Thor41
Bellissima intervista sul CdT di oggi, sembra davvero un gran personaggio.

Re: Stefan Nyman, il nostro vice-allenatore

Inviato: 26 ott 2019, 8:36
da Cusco Quint
Thor41 ha scritto:Bellissima intervista sul CdT di oggi, sembra davvero un gran personaggio.

«Avevo lo stemma dell’HCL appeso sopra il mio letto»

STEFAN NYMAN / L’assistente allenatore svedese del Lugano si racconta: «Seguo i bianconeri sin da bambino» Quando era il general manager del Södertälje ingaggiò un giovane Klasen: «Linus rende l’hockey più divertente»
Fernando Lavezzo

«Chiamatelo pure destino», ci dice Stefan Nyman. Lui il Lugano lo ha sempre avuto nel cuore, ben prima di diventare assistente di Kapanen. «Quando ero piccolo – ci spiega il 47.enne svedese – avevo un gagliardetto del Lugano appeso in camera, proprio sopra il letto. Me lo aveva portato un mio amico, venuto in Svizzera per un’amichevole. Lo stemma dell’HCL era l’ultima cosa che vedevo prima di andare a dormire e la prima al risveglio. Già da bambino l’hockey era la mia vita. Una fissazione. Grazie a quella bandierina iniziai ad interessarmi ai bianconeri, un club che ha sempre avuto uno stretto rapporto con il mio Paese. Penso a Slettvoll, Johansson, Waltin e via dicendo. Seguire il Lugano è una tradizione per tanti svedesi, non soltanto per me. Soprattutto nell’area di Stoccolma e di Södertälje, la mia città».

Durante la sua carriera di difensore, allenatore e general manager, Stefan Nyman non ha mai perso di vista l’HCL. «Ero presente sugli spalti durante le finali del 2016 e del 2018. Appena finiva la mia stagione con il Djurgarden, io venivo in Ticino a vedere la squadra e a fare un po’ di scouting. Ho visto all’opera gran parte dei giocatori attuali in tempi non sospetti, quando non immaginavo neppure di venire a lavorare qui. Appena si è presentata l’occasione di firmare, non ho potuto farmela sfuggire».

Una chance per il folletto

C’è un bianconero che Nyman conosce molto meglio degli altri: Linus Klasen. «Fui io a portarlo nella massima lega svedese nel 2007, al mio secondo anno quale general manager del Södertälje. Linus giocava in serie B, nell’Huddinge, di cui era topscorer. Aveva vent’anni e già da tempo era finito nei radar di molte squadre importanti. Nessuno, però, si decideva ad ingaggiarlo, probabilmente per via del suo fisico minuto. Noi, quell’anno, eravamo appena stati promossi in A. Mi resi conto che ci serviva un giocatore creativo, che ci desse una mano in power-play. Pensai subito a lui. Lo avevo osservato a lungo, Huddinge è a due passi da Södertälje. Mi piaceva la sua tecnica, il suo modo di muovere e gestire il disco. Era piccolo, sì, ma poteva sfondare. Gli diedi una chance e andò molto bene già il primo anno, chiuso con 34 punti. Non ho mai smesso di seguire il suo percorso. Devo ammettere che è diventato ancora più bravo di quanto pensassi all’epoca. Dopo la sua breve parentesi nordamericana, nel 2011 ci ritrovammo a Malmö, dove io ero appena stato assunto come GM. La squadra era in B, ma il nuovo proprietario voleva Klasen a tutti i costi. Investì su di lui con un importante contratto tirennale, anche se poi Linus se ne andò al Lülea dopo una sola stagione. È stato bello ritrovarlo a Lugano. È un attaccante talentuoso, speciale. Ovunque è andato, i tifosi erano felici di vederlo giocare. Quelli come lui rendono l’hockey più divertente».

Un frontman a modo suo

Appesi i pattini al chiodo nel 2003, in Danimarca, Stefan Nyman iniziò proprio lì la sua carriera di tecnico. Due anni da head coach, prima del ritorno in Svezia. Da allora non è mai più stato capo allenatore. «A 33 anni ero già il general manager del Södertalje, poi l’ho fatto pure al Malmö. Contemporaneamente, per diverse stagioni, ho fatto anche da assistant coach. Ho cercato il giusto equilibrio per vivere lo spogliatoio e la panchina, continuando a dirigere il club. Negli ultimi 6 anni, poi, ho fatto unicamente da assistente nel Djurgarden, un club di grande tradizione. Il mio è stato un percorso inusuale, ma ogni esperienza mi ha insegnato moltissimo. Oggi posso tranquillamente affermare di conoscere il mondo dell’hockey a 360 gradi».

Si potrebbe pensare a una persona schiva, che non ama la ribalta preferendo lavorare dietro le quinte. Ma non è così: «È il contrario. Come general manager, infatti, ho sempre avuto l’impressione di essere il frontman. So perfettamente cosa vuol dire metterci la faccia. So quanto sia difficile, a volte, essere in cima alla piramide. Proprio per questo, so quanto sia importante avere un valido aiuto. È quello che ho sempre cercato di fare in qualità di assistente. In Svezia, poi, la distinzione tra capo allenatore e vice è molto sottile. Si lavora davvero insieme. Ed è ciò che facciamo io e Sami qui a Lugano».

A proposito di attacco e difesa

Kapanen dice spesso che l’attacco è la miglior difesa. Come la vede Nyman, lo specialista del reparto arretrato? «Semplice: se difendi bene, hai più spesso il controllo del disco; se giochi male dietro, passi troppo tempo a inseguire il puck, esaurendo le energie e la lucidità che ti servirebbero davanti».

E come se la sta cavando il Lugano? «Per cogliere l’essenza dei nostri progressi, bisogna ricordarsi da dove siamo partiti in agosto. Da quell’amichevole persa 6-2 con il Rapperswil. Resta tanto da fare, viviamo ancora di alti e bassi, ma i passi avanti sono stati importanti».

Quella corsetta ad Ambrì

Lo scorso 1. ottobre, un’ora e mezza prima del derby della Valascia, abbiamo visto Stefan Nyman correre lungo le strade di Ambrì. Un modo per scaricare la tensione? «Correre mi piace. In quel caso, però, c’era qualcosa in più. Sin da piccolo ho sentito parlare del derby ticinese. In carriera mi è capitato di venire qui per delle amichevoli. Le partite, però, si erano giocate a Biasca e a Bellinzona, mai alla Valascia. Ebbene, il 1. ottobre ero curioso. Sapevo che sarebbe stata la trasferta più emozionante e difficile. Volevo girare per il villaggio, cogliere l’atmosfera, osservare i tifosi che arrivavano. Aspettavo quella serata sin da bambino, quando sognavo ad occhi aperti sotto il mio gagliardetto bianconero».

Re: Stefan Nyman, il nostro vice-allenatore

Inviato: 26 ott 2019, 11:32
da glen93
Bellissima intervista

Re: Stefan Nyman, il nostro vice-allenatore

Inviato: 27 ott 2019, 9:18
da Repe
Bella l'intervista da dove si envince perchè Klasen dopo due partite ha soppiantato Spooner...l'(vice)allenatore e' lui perciò...comunque complimenti per il gioco difensivo espresso.