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Re: Lugano 2013-2014

Inviato: 21 mar 2014, 16:06
da Thor41
"Qualche scelta è stata sbagliata"

Mic e Lehtonen su tutti?

Alla faccia di chi dice che non si fa mai autocritica!

Re: Lugano 2013-2014

Inviato: 21 mar 2014, 16:17
da Massimo
La nota riguardo il "tasso tecnico offensivo superiore" fa ben sperare.

Re: Lugano 2013-2014

Inviato: 21 mar 2014, 16:37
da Misko
Mi pare un comunicato fatto bene, lucido.

Re: Lugano 2013-2014

Inviato: 21 mar 2014, 17:25
da nylanderfan
È la prima volta in cui leggo in un comunicato ufficiale delle ammissioni di inferiorità o di errori.
Sono sicuro che si lavorerà per colmare queste lacune anche se non sarà possibile farlo in tempi brevi.

Re: Lugano 2013-2014

Inviato: 21 mar 2014, 19:42
da ciccio33
Dal Mattinonline:

Lugano, esci a testa alta e ricomincia a sognare. Ma stavolta impara dagli errori...

Lugano fuori, passa il Ginevra. La squadra di Patrick Fischer perde gara 5 alle Vernets ma esce a testa alta. A differenza delle due precedenti partite, ci mette anima, coraggio e aggressività. Purtroppo le solite carenze offensive le impediscono di concretizzare e alla fine se la gioca ai rigori, serie nella quale ci pensa un ragazzino di appena 17 anni (tale Rod) a frustrare le ambizioni bianconere di portare i romandi a gara 6. Bravissimo Merzlikins, all’esordio nei playoff, bravissimo Petterson, che ha giocato per…cinque (ma che purtroppo ha sbagliato il rigore a due minuti dalla fine dell’over time), bravi tutti per atteggiamento e determinazione, pure il “giubilato” Heikkinen.

Quarti di finale maledetti: dopo il titolo del 2006, l’HCL non è più riuscito a superare questo stadio della competizione. Fuori nel 2007 (2-4 con il Kloten), fuori nel 2009 (3-4 col Davos), fuori nel 2010 (kappaò 0-4 con il Berna), a casa nel 2012 (2-4 con il Friborgo) e eliminato lo scorso anno (3-4 con lo Zugo). I numeri sono impietosi: questa squadra, pur con allenatori diversi e mentalità e “modalità” differenti, non riesce a fare il salto di qualità.

Non c’era riuscito Larry Huras, licenziato a fine stagione scorsa, e nemmeno Patrick Fischer che, tuttavia, a differenza del suo ex head coach, non è andato oltre una sola vittoria nella serie. Larry, perlomeno, nel 2013 aveva forzato lo Zugo a gara 7. Ma tant’è. A Lugano ora si tireranno le somme. A Fischer va dato atto di aver cambiato mentalità all’ambiente e di aver puntato sui giovani. E siccome era all’esordio, un giudizio sul suo operato è “forzatamente” positivo, pur se su alcune scelte di mercato ci sono più perplessità che certezze.

Lehtonen è stato un flop, lo scambio Maurer-Fritsche si è rivelato negativo. E che dire della rinuncia di Merzlikins, Fazzini e Simion dirottati nella finale degli juniores Elites, per poi fare marcia indietro e schierare i primi due in gara 5 a Ginevra? Tutte situazioni che lo staff tecnico e il club dovranno valutare ed esaminare. Qualcosa è cambiato alla Resega, è vero, ma non tutto, a cominciare – come detto prima – da scelte di mercato tutt’altro che convincenti. Su quel settore specifico si dovrà dunque lavorare, tenendo presente che di intoccabile non c’è nessuno. Nemmeno Roland Habisreutinger.

MA