Media: commenti e notizie
Moderatore: Thor41
- nylanderfan
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Re: Media: commenti e notizie
Io mi riferivo a tutti quello che gira attorno alla partita. La telecronaca era della UPC.
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- Jean Valjean
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Re: Media: commenti e notizie
Vero. Hanno fatto meglio del previsto in studio.nylanderfan ha scritto:Complimenti a Teleticino che non hanno sfigurato rispetto alla solita tiritera della Rsi.
Re: Media: commenti e notizie
Oltre che con Greg, ho visto Fischer parlare e scherzare con Reuille stamattina a fine allenamento. A sto punto, vuoi vedere che dopo la titolarità a Lugano, rischia di scapparci pure le Olimpiadi per lui.
- nylanderfan
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Re: Media: commenti e notizie
Non ho capito se siamo primi a pari merito con il Berna o con Ambri Piotta, aiutatemi a capire
Re: Media: commenti e notizie
Così Viglezio oggi sul CdT... finalmente un giornalista ticinese con le palle, che dice le cose senza troppo girargli intorno. Era ora che qualcuno in questo mondo giornalistico (e televisivo) ticinese mettese nero su bianco quello che tutti pensano ma pochi condannano. Anche questo potrebbe aiutare quelli lassù, nell'olimpo dei disonesti, a farsi un esamino di coscienza... sempre che ne abbiano una!
P.S.: bisognerebbe fare un copia-incolla e intasare le mail della federazione con questo articolo!
Il caviale su un tozzo di pan secco
L’hockey svizzero ha vissuto una serata poco edificante giovedì a Zurigo e non certo per colpa degli ZSC Lions o del Lugano. La classe arbitrale ha definitivamente perso quel poco di credibilità che le restava dopo il surreale arbitraggio di Tobias Wehrli e Marc Wiegand. Pregustavamo uno spettacolo di alto livello tra due squadre forti, separate oltretutto da una storica rivalità, ed invece abbiamo assistito ad un vero e proprio scempio. Il concetto di «arbitro protagonista» ci fa inorridire: in modo anche teatrale – della serie, «qui comandiamo noi» – con le loro decisioni Wehrli e Wiegand hanno totalmente perso di vista lo spirito del gioco in nome di un’applicazione assurda del regolamento. Grave, anzi gravissimo. Non si tratta qui del solito vittimismo in salsa ticinese, ma di rispetto nei confronti di club, giocatori e appassionati. In causa non c’è un episodio unico (un brutto fallo non visto, per esempio) sul quale discutere per giorni o settimane, ma di un inaccettabile atteggiamento in cui si mescolano arroganza e senso di superiorità. La farsa ha poi toccato il suo culmine nel terzo periodo della partita, quando lo scenario si è capovolto e i due fischietti hanno cominciato ad accanirsi senza motivo alcuno contro i giocatori degli ZSC Lions. Come a voler farsi perdonare dai bianconeri, quando però i conti erano già ampiamente chiusi. Una purificazione della coscienza totalmente priva di senso, in un incontro senza un solo intervento davvero cattivo, di quelli alla testa per esempio, che meritano sanzioni esemplari. Purtroppo la situazione è limpida come acqua di fonte e – credeteci o no – non coinvolge solo le squadre ticinesi: gli arbitri attualmente in circolazione sono purtroppo deboli. Molto deboli. Conoscono a menadito le regole, ma faticano terribilmente ad applicarle correttamente. Non «sentono» la partita, in altre parole.
Manca inoltre un ricambio generazionale di qualità e questo preoccupa. Il ritiro di Kurmann – quante critiche nei suoi confronti, ma in pochi sanno gestire una partita come faceva il buon Danny – e di Andreas Fischer ha lasciato un vuoto per ora impossibile da colmare. E finché da parte della casta non ci sarà una vera autocritica anche e soprattutto verso l’esterno, la situazione non potrà mai migliorare. Ci si dovrà insomma accontentare di ciò che passa il convento: un tozzo di pan secco sul quale spalmare il caviale del campionato elvetico.
P.S.: bisognerebbe fare un copia-incolla e intasare le mail della federazione con questo articolo!
Il caviale su un tozzo di pan secco
L’hockey svizzero ha vissuto una serata poco edificante giovedì a Zurigo e non certo per colpa degli ZSC Lions o del Lugano. La classe arbitrale ha definitivamente perso quel poco di credibilità che le restava dopo il surreale arbitraggio di Tobias Wehrli e Marc Wiegand. Pregustavamo uno spettacolo di alto livello tra due squadre forti, separate oltretutto da una storica rivalità, ed invece abbiamo assistito ad un vero e proprio scempio. Il concetto di «arbitro protagonista» ci fa inorridire: in modo anche teatrale – della serie, «qui comandiamo noi» – con le loro decisioni Wehrli e Wiegand hanno totalmente perso di vista lo spirito del gioco in nome di un’applicazione assurda del regolamento. Grave, anzi gravissimo. Non si tratta qui del solito vittimismo in salsa ticinese, ma di rispetto nei confronti di club, giocatori e appassionati. In causa non c’è un episodio unico (un brutto fallo non visto, per esempio) sul quale discutere per giorni o settimane, ma di un inaccettabile atteggiamento in cui si mescolano arroganza e senso di superiorità. La farsa ha poi toccato il suo culmine nel terzo periodo della partita, quando lo scenario si è capovolto e i due fischietti hanno cominciato ad accanirsi senza motivo alcuno contro i giocatori degli ZSC Lions. Come a voler farsi perdonare dai bianconeri, quando però i conti erano già ampiamente chiusi. Una purificazione della coscienza totalmente priva di senso, in un incontro senza un solo intervento davvero cattivo, di quelli alla testa per esempio, che meritano sanzioni esemplari. Purtroppo la situazione è limpida come acqua di fonte e – credeteci o no – non coinvolge solo le squadre ticinesi: gli arbitri attualmente in circolazione sono purtroppo deboli. Molto deboli. Conoscono a menadito le regole, ma faticano terribilmente ad applicarle correttamente. Non «sentono» la partita, in altre parole.
Manca inoltre un ricambio generazionale di qualità e questo preoccupa. Il ritiro di Kurmann – quante critiche nei suoi confronti, ma in pochi sanno gestire una partita come faceva il buon Danny – e di Andreas Fischer ha lasciato un vuoto per ora impossibile da colmare. E finché da parte della casta non ci sarà una vera autocritica anche e soprattutto verso l’esterno, la situazione non potrà mai migliorare. Ci si dovrà insomma accontentare di ciò che passa il convento: un tozzo di pan secco sul quale spalmare il caviale del campionato elvetico.
Re: Media: commenti e notizie
Fate girare, chi di dovere deve leggere e riflettere
Re: Media: commenti e notizie
Certo che se ci tocca rimpiangere Kurmann siamo davvero messi male
- nylanderfan
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Media: commenti e notizie
Cioè praticamente era il portabandiera di quanto evidenziato nell'articolo di Viglezio.Massimo ha scritto:Certo che se ci tocca rimpiangere Kurmann siamo davvero messi male
E di quel faccia di palta del Bertolotti? Di arbitraggi scandalosi ne abbiamo sempre subiti.
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