Greg Ireland, il nostro ex-allenatore

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edr10
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Re: Greg Ireland, il nostro allenatore

Messaggio da edr10 » 18 dic 2017, 10:22

Grande Ireland, nelle ultime due superiorità della partita, ha messo un quintetto inedito. E' vero che il vantaggio era largo, ma apprezzo il gesto.

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Kenta
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Re: Greg Ireland, il nostro allenatore

Messaggio da Kenta » 18 dic 2017, 10:59

L’ho apprezzato pure io. E sicuramente anche i boys che sono anche andati in rete.
Davos, 1. marzo 1986: c'ero anch'io!

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Bernie
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Re: Greg Ireland, il nostro allenatore

Messaggio da Bernie » 22 dic 2017, 7:54

Intervista odierna CdT

«Ho grande fiducia in Bobby e Linus»

Greg Ireland analizza alti e bassi del Lugano, stasera impegnato a Kloten: «Bisogna credere nel sistema» «Quattro miei giocatori alla Spengler? Sono contento, ma ne manca uno: Maxim Lapierre se la meritava»

Oggi il Lugano avrà a disposizione tutto ciò che gli occorre per vincere: un bus con il serbatoio pieno. Sì, perché è lontano dalla Resega che i bianconeri stanno ottenendo i risultati migliori, con 11 punti nelle ultime cinque trasferte. Insomma, si va a Kloten per tornare a sorridere. Ne abbiamo parlato con Greg Ireland.

Coach, se il vostro «processo di crescita» fosse un libro, come si intitolerebbe il capitolo attuale?

«Credere nel nostro sistema. Ogni stagione è un lungo viaggio tra cime e vallate. Alti e bassi fanno parte della natura umana. Il nostro obiettivo è giocare ai livelli che abbiamo già dimostrato di poter raggiungere. Ricordo una partita in casa con lo Zugo: finì male, ma giocammo in un modo incredibile. O il 2-0 contro il Berna, sempre alla Resega».

Martedì sera ha trattenuto a lungo la squadra negli spogliatoi...
«Non mi è piaciuto come abbiamo giocato, ma ogni giudizio va maneggiato con cura. Dopo ogni prestazione bisogna separare le cose andate bene da quelle andate male e ricomporre il tutto. Tornando al match perso con il Davos, la cosa che mi è piaciuta di meno, al di là del blackout che ci è costato tre reti, è stata la qualità dei passaggi: troppi dischi persi. Ma ci sono stati anche aspetti positivi: ho apprezzato la reazione finale, quell’attitudine da ‘‘duri a morire’’ che forse, in passato, questa squadra non aveva. Sull’1-4 nessuno ha iniziato a pensare alla prossima partita. Nel complesso, come coach e leader, voglio più costanza sui 60 minuti».

Nei momenti di vera emergenza, quando c’erano quattro difensori titolari infortunati, il Lugano è apparso più concentrato. Concorda?
«Ho sempre apprezzato il modo in cui la squadra ha risposto alle assenze di giocatori importanti come Brunner, Bürgler o dei vari difensori. Noi non pubblicizziamo i nostri infortuni, non ne parliamo mai, non cerchiamo scuse. Andiamo avanti con chi è disponibile, aumentando i minutaggi di chi solitamente gioca meno. È un’occasione di crescita. Romanenghi, per esempio, sta usando il corpo come non aveva mai fatto. Matewa ha avuto il suo battesimo tra i grandi. Riva – che ora è via – ha fatto passi avanti. Ovviamente Furrer, con il suo fisico e la sua capacità di muovere il disco nel terzo di difesa, ci manca. Senza di lui cambiano anche gli accoppiamenti e Philippe è il partner ideale per Sanguinetti».

Con il ritorno di Brunner avete dovuto cercare nuovi equilibri tra le linee. A che punto siete?
«Ci stiamo lavorando. Abbiamo profondità e vogliamo essere pericolosi con quattro blocchi. Con Brunner ci vuole pazienza: per lui è come essere in agosto, gli serve tempo. Ha già fatto ottime cose, ma a livello di timing, fiducia ed esplosività non è ancora dove vuole essere. Ci arriverà, lo vedo crescere ogni giorno».

Sanguinetti è apparso in calo.
«Anche lui, come tutti, può avere alti e bassi. Forse in questo momento non ha la massima fiducia nel suo gioco, ma garantisce sempre le piccole cose che gli chiediamo, dalla leadership nello spogliatoio ad alcuni aspetti difensivi. Gli stranieri vengono sempre giudicati per i punti, ma ho grande fiducia in Bobby. È un tipo orgoglioso, vuole avere successo».

Vale anche per Klasen?
«Assolutamente. Non dipendiamo solo da lui per segnare, abbiamo un bell’arsenale e a Linus chiedo anche altre cose, tanti piccoli dettagli che lui sta eseguendo al meglio. Probabilmente sta vivendo un momento frustrante sul piano offensivo, ma non smette di rendersi utile. Quando Fazzini o Hofmann faticheranno a segnare, magari sarà di nuovo il suo turno. È questo il vantaggio di avere una rosa ricca di qualità».

Quattro bianconeri alla Spengler con la Nazionale: solo motivo d’orgoglio o anche di preoccupazione?
«Nessun timore, sono felice. È un grande torneo, un premio meritato. Rappresentare il proprio Paese è un onore e siamo a un solo passo dai Giochi. Anche Lapierre avrebbe meritato la convocazione del Canada».

Maxim sta ancora pagando la sua reputazione in Nord America?
«Non voglio speculare e rispetto la decisione. Mi limito ad osservare che è reduce da dodici mesi eccezionali. Nello staff del Canada ci sono coach che lavorano nel nostro campionato e avrebbero dovuto notarlo. Pazienza. Ho parlato con Maxim e l’ho visto tranquillo, totalmente focalizzato sul Lugano. Vuole portare la squadra al prossimo livello. Ogni mio giocatore deve avere questo obiettivo in testa».

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Paul Martel
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Re: Greg Ireland, il nostro allenatore

Messaggio da Paul Martel » 22 dic 2017, 9:20

Bene, leggere le sue interviste mi tranquillizza sempre un po', sembra avere in mano le redini dello spogliatoio. Su bruns concordo al 100%, chi nella sua vita ha praticato sport sa che per tornare al top della forma dopo un lungo stop ci vuole tempo e pazienza. Calma e gesso, sarà lui lo straniero nei playoff. Ora però, oltre alle belle parole, esigo un we da 6 pti vacca eva, niente scuse :drinks:
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Re: Greg Ireland, il nostro allenatore

Messaggio da nylanderfan » 22 dic 2017, 9:41

Grande uomo.
from Bure to Boeser

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edr10
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Re: Greg Ireland, il nostro allenatore

Messaggio da edr10 » 22 dic 2017, 9:47

Però il time-out contro il Davos poteva chiamarlo.
Alla luce delle sue parole, domani sera un bel coro a Lapierre ci starebbe.

Lord Burg
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Re: Greg Ireland, il nostro allenatore

Messaggio da Lord Burg » 22 dic 2017, 10:53

Dopo aver letto questa intervista, mi fa ancora più incazzare la non convocazione di Lapierre.

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Re: Greg Ireland, il nostro allenatore

Messaggio da Misko » 22 dic 2017, 11:04

Davvero un grande Ireland, mi piace molto.
“It gives me a migraine headache - Thinking down to your level”
(Megadeth – “Sweating Bullets”)

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Bernie
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Re: Greg Ireland, il nostro allenatore

Messaggio da Bernie » 22 dic 2017, 11:29

"Nello staff del Canada ci sono coach che lavorano nel nostro campionato e avrebbero dovuto notarlo..."

Fa chiaramente allusione a Craig Woodcroft, allenatore del Ginevra...

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Lightning
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Re: Greg Ireland, il nostro allenatore

Messaggio da Lightning » 22 dic 2017, 17:44

La situazione a livello di prestazioni ultimamente si sta facendo preoccupante (direi soprattutto alla resega)... A me piace molto Ireland ma le parole son sempre belle ma se le porta via il vento (e questo vale per tutte le persone) quindi mi auguro vivamente che le prestazioni della squadra tornino buone o perlomeno accettabili poiché, come detto, ultimamente il trend fa riflettere...

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