cimice77 ha scritto: ↑31 mar 2022, 20:53
I portieri é tra gli ultimi dei problemi.
Domenica lo Zugo sembrava che sparava con la carabina. Tiri imparabili, precisione d esecuzione dei loro attaccanti. La differenza è anche in questo.
Dopo naturalmente ci sono anche i rimbalzi fortunati, le deviazioni fortunose ma la loro precisione d esecuzione è molto superiore alla nostra
Reazione tardiva (o forse lo Zugo che sullo 0-5 ha staccato il piede dell'acceleratore), i nostri si sono ancora una volta tagliati le gambe da soli con le penalità prese, difatti ogni volta che uno dei nostri beccava 2 minuti quelli non perdonavano. Così come in tutta la serie la differenza l'ha fatta questo aspetto e Genoni che ha surclassato il povero Schlegel. Tornando a questa partita i nostri stranieri stasera non hanno inciso per niente. Era una serie che si sapeva già tosta in partenza e alla fine è passata la squadra più forte ma soprattutto con la rosa più completa a differenza del Lugano.
Il divario più grande secondo me è il rapporto attacco HCL - Genoni confronto a attacco Zugo - Schlegel.
Se guardiamo le statistiche della serie, per vincere dovremmo tirare il triplo rispetto a loro.
Anche oggi, Lugano 39 tiri 3 goal, Zugo 23 tiri 5 goal.
Ancora una volta loro 3 volte più efficaci.
ciccio33 ha scritto: ↑31 mar 2022, 23:31
Reazione tardiva (o forse lo Zugo che sullo 0-5 ha staccato il piede dell'acceleratore), i nostri si sono ancora una volta tagliati le gambe da soli con le penalità prese, difatti ogni volta che uno dei nostri beccava 2 minuti quelli non perdonavano. Così come in tutta la serie la differenza l'ha fatta questo aspetto e Genoni che ha surclassato il povero Schlegel. Tornando a questa partita i nostri stranieri stasera non hanno inciso per niente. Era una serie che si sapeva già tosta in partenza e alla fine è passata la squadra più forte ma soprattutto con la rosa più completa a differenza del Lugano.
Credo che, tra tutti i capri espiatori, Schlegel sia quello che meno lo è. Non è assolutamente colpa sua come non è colpa di nessuno, non stavolta. Il Lugano è un cantiere, più che mai aperto e che già la prossima stagione avrà qualche certezza in più, una è lui che chiaramente è chiamato a dare una risposta la prossima stagione ma non è solo lui, c’è da lavorare molto bene perché la prossima stagione può (e in un certo senso deve) essere la stagione del rilancio, su molti aspetti. L’ultimo dei problemi è la gestione sportiva.