qualcuno ha l'intervista apparsa ieri sul corrierone? Me la sono persa.
Grazie
Tommi Paakkolanvaara
Moderatore: Thor41
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Re: Tommi Paakkolanvaara
Hockey «Non ho esitato un secondo»
Tommi Paakkolanvaara ha svolto ieri mattina il suo primo allenamento con il Lugano L’attaccante finlandese: «Sono davvero felice di essere qui, ma anche un po’ nervoso»
Flavio viglezio (Cdt del 03/02/15)
È atterrato domenica sera verso le 19.00 all’aeroporto di Milano Malpensa e ieri in mattinata ha svolto il primo allenamento con i suoi nuovi compagni. È dunque ufficialmente iniziata l’avventura in bianconero di Tommi Paakkolanvaara – l’attaccante finlandese ingaggiato dal Lugano fino al termine della stagione – che dovrà dare una mano perlomeno fino ai rientri di Ilari Filppula e Brett McLean. Più che di bianconero, la prima seduta di lavoro agli ordini di Patrick Fischer e Peter Andersson si è tinta di giallo, il colore della maglia indossata da Paakkolanvaara, non ancora al meglio dopo un infortunio ad una spalla: «Ho accusato un piccolo problema – ci spiega il finnico – che mi ha impedito di giocare le ultime tre partite con i Pelicans di Lahti. In pratica sono fermo da una decina di giorni e non è stato facile trovare il ritmo in questo primo allenamento con il Lugano, molto intenso. Sono comunque sicuro che la situazione tornerà rapidamente alla normalità e credo proprio che sarò al massimo per la ripresa del campionato».
È stata una sorpresa, la chiamata del Lugano?
«Beh, diciamo che tutto si è svolto molto rapidamente. Qualche giorno fa mi ha chiamato il mio agente, dicendomi che esisteva la possibilità di un trasferimento a Lugano. Non ho esitato un solo secondo ed ora eccomi qui. Sono davvero felice ed eccitato all’idea di giocare nel campionato svizzero, ma per essere sincero al momento avverto anche un po’ di nervosismo. Domenica sera ho faticato un po’ a prendere sonno, ma penso sia normale. In poche ore sono passato da un contesto che conosco alla perfezione ad una realtà totalmente nuova».
A Lugano la Finlandia del recente passato si chiama Petteri Nummelin, quella del presente Ilari Filppula. Hai parlato con loro prima di accettare la proposta bianconera?
«No, sinceramente non ho discusso con Petteri e Ilari, anche perché – come detto – tutto si è deciso nello spazio di poche ore. Dai tanti finlandesi che hanno giocato o che ancora giocano in Svizzera ho però sempre sentito parlare bene di Lugano e del club bianconero: una splendida città con una grande passione per l’hockey su ghiaccio».
Paakkolanvaara vivrà la sua prima esperienza lontano dalla Finlandia a quasi 32 anni...
«È vero, fino ad oggi ho sempre giocato in patria, ma mi piacerebbe sfruttare questa opportunità per proseguire la mia carriera all’estero. Che tipo di giocatore sono? Penso di essere un classico centro «two-ways», che ama attaccare ma che conosce anche l’importanza delle fase difensiva nell’hockey moderno».
In patria sei considerato un «gentleman» dell’hockey, un giocatore che subisce pochissime penalità...
«È vero, non commetto molti falli, ma non perché non mi piaccia il gioco fisico. Per evitare di farsi spedire in panchina bisogna cercare di essere sempre al posto giusto al momento giusto. Ormai ho una certa esperienza e so come gestire certe situazioni, anche se le squadre in cui ho militato hanno avuto alti e bassi: con il Kärpät Oulu ho avuto la fortuna di vincere quattro volte il titolo finlandese, mentre con i Pelicans, dopo una finale due anni fa, nello scorso campionato abbiamo dovuto disputare i playout. Cosa che per i miei ormai ex compagni di squadra si ripeterà anche in questa stagione».
Cosa conosci del campionato svizzero?
«So che qui da voi si pratica un hockey veloce di ottimo livello, basta vedere ciò che è stata in grado di fare negli ultimi tempi la nazionale rossocrociata. Inoltre tanti ottimi elementi, che potrebbero tranquillamente giocare nella KHL russa, scelgono il vostro Paese».
Hai già avuto modo di discutere con Patrick Fischer?
«Sì, ho parlato con il nostro allenatore, ma non siamo ancora scesi nei dettagli: è ancora troppo presto. Ci sarà modo e tempo per andare nei dettagli. In ogni caso ho già potuto notare come l’atmosfera nello spogliatoio sia davvero ottima. Si respira serenità e la voglia di lavorare è tanta».
Tommi Paakkolanvaara ha svolto ieri mattina il suo primo allenamento con il Lugano L’attaccante finlandese: «Sono davvero felice di essere qui, ma anche un po’ nervoso»
Flavio viglezio (Cdt del 03/02/15)
È atterrato domenica sera verso le 19.00 all’aeroporto di Milano Malpensa e ieri in mattinata ha svolto il primo allenamento con i suoi nuovi compagni. È dunque ufficialmente iniziata l’avventura in bianconero di Tommi Paakkolanvaara – l’attaccante finlandese ingaggiato dal Lugano fino al termine della stagione – che dovrà dare una mano perlomeno fino ai rientri di Ilari Filppula e Brett McLean. Più che di bianconero, la prima seduta di lavoro agli ordini di Patrick Fischer e Peter Andersson si è tinta di giallo, il colore della maglia indossata da Paakkolanvaara, non ancora al meglio dopo un infortunio ad una spalla: «Ho accusato un piccolo problema – ci spiega il finnico – che mi ha impedito di giocare le ultime tre partite con i Pelicans di Lahti. In pratica sono fermo da una decina di giorni e non è stato facile trovare il ritmo in questo primo allenamento con il Lugano, molto intenso. Sono comunque sicuro che la situazione tornerà rapidamente alla normalità e credo proprio che sarò al massimo per la ripresa del campionato».
È stata una sorpresa, la chiamata del Lugano?
«Beh, diciamo che tutto si è svolto molto rapidamente. Qualche giorno fa mi ha chiamato il mio agente, dicendomi che esisteva la possibilità di un trasferimento a Lugano. Non ho esitato un solo secondo ed ora eccomi qui. Sono davvero felice ed eccitato all’idea di giocare nel campionato svizzero, ma per essere sincero al momento avverto anche un po’ di nervosismo. Domenica sera ho faticato un po’ a prendere sonno, ma penso sia normale. In poche ore sono passato da un contesto che conosco alla perfezione ad una realtà totalmente nuova».
A Lugano la Finlandia del recente passato si chiama Petteri Nummelin, quella del presente Ilari Filppula. Hai parlato con loro prima di accettare la proposta bianconera?
«No, sinceramente non ho discusso con Petteri e Ilari, anche perché – come detto – tutto si è deciso nello spazio di poche ore. Dai tanti finlandesi che hanno giocato o che ancora giocano in Svizzera ho però sempre sentito parlare bene di Lugano e del club bianconero: una splendida città con una grande passione per l’hockey su ghiaccio».
Paakkolanvaara vivrà la sua prima esperienza lontano dalla Finlandia a quasi 32 anni...
«È vero, fino ad oggi ho sempre giocato in patria, ma mi piacerebbe sfruttare questa opportunità per proseguire la mia carriera all’estero. Che tipo di giocatore sono? Penso di essere un classico centro «two-ways», che ama attaccare ma che conosce anche l’importanza delle fase difensiva nell’hockey moderno».
In patria sei considerato un «gentleman» dell’hockey, un giocatore che subisce pochissime penalità...
«È vero, non commetto molti falli, ma non perché non mi piaccia il gioco fisico. Per evitare di farsi spedire in panchina bisogna cercare di essere sempre al posto giusto al momento giusto. Ormai ho una certa esperienza e so come gestire certe situazioni, anche se le squadre in cui ho militato hanno avuto alti e bassi: con il Kärpät Oulu ho avuto la fortuna di vincere quattro volte il titolo finlandese, mentre con i Pelicans, dopo una finale due anni fa, nello scorso campionato abbiamo dovuto disputare i playout. Cosa che per i miei ormai ex compagni di squadra si ripeterà anche in questa stagione».
Cosa conosci del campionato svizzero?
«So che qui da voi si pratica un hockey veloce di ottimo livello, basta vedere ciò che è stata in grado di fare negli ultimi tempi la nazionale rossocrociata. Inoltre tanti ottimi elementi, che potrebbero tranquillamente giocare nella KHL russa, scelgono il vostro Paese».
Hai già avuto modo di discutere con Patrick Fischer?
«Sì, ho parlato con il nostro allenatore, ma non siamo ancora scesi nei dettagli: è ancora troppo presto. Ci sarà modo e tempo per andare nei dettagli. In ogni caso ho già potuto notare come l’atmosfera nello spogliatoio sia davvero ottima. Si respira serenità e la voglia di lavorare è tanta».
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Re: Tommi Paakkolanvaara
Grazie per l'articolo. Speriamo si integri presto nello spogliatoio, in un hockey diverso da quello finlandese e che sappia subito fare lo straniero. Il fatto che non abbia dormito e che si senta nervoso non gli impediranno di attuare questi punti. Vai e che sia Paako regalo o 
- nylanderfan
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Tommi Paakkolanvaara
A me pare un bel personaggio. Forse non sarà un fenomeno sul ghiaccio ma potrebbe rivelarsi prezioso all'interno dello spogliatoio nel momento più "caldo" della stagione.
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Re: Tommi Paakkolanvaara
di sicuro non sembra il tipo di straniero che si lamenta se viene lasciato in tribuna come quinto 
Re: Tommi Paakkolanvaara
..hai centrato un punto importante...nella dimanica playoff il quinto straniero deve essere pronto e soprattuttoGrog ha scritto:di sicuro non sembra il tipo di straniero che si lamenta se viene lasciato in tribuna come quinto
che non si lamenti se parcheggiato sugli spalti...sicuramente ha pesato anche questo fattore sulla scelta di Pakko...
- nylanderfan
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Re: Tommi Paakkolanvaara
Quello non penso visto che si voleva andare a prendere Thoresen che di quinto non ha nulla.
Questo era il piano B, giocatore di esperienza che non costa molto ma che arriva molto motivato e che magari potrebbe creare la sorpresa.
Questo era il piano B, giocatore di esperienza che non costa molto ma che arriva molto motivato e che magari potrebbe creare la sorpresa.
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Re: Tommi Paakkolanvaara
Beh ma se arrivava Thoresen, mi sembra ovvio che il ruolo di 5º straniero lo avrebbe ricoperto McLean, che è anche uno che non penso faccia problemi.
Re: Tommi Paakkolanvaara
Thoresen ha gia firmato per i prossimi 3 anni 