Sinceramente: meglio così!
Le intenzioni erano sicuramente buone… all'inizio.
Poi Cereda parte per la Valle e tutto il castello cade! Sì perché i cari Piotti da lì in avanti, con il loro baldo condottiero al seguito, hanno fatto dei Rockets solo e unicamente un porto di mare, dove i loro giocatori andavano e venivano a loro piacimento e secondo i loro bisogni!
Una dimostrazione di questa loro arroganza sportiva, è il fatto che la maggioranza degli allenamenti, questi ragazzi li facevano in Leventina, questo per assimilare meglio il gioco del guru Cereda, ed essere quindi pronti quando sarebbero stati chiamati a dar man forte in Valle.
Dei risultati sportivi del Biasca, del fatto che così questi ragazzi erano dei "pesci fuor d'acqua" in quella che di base doveva essere la squadra in cui crescere, a loro non fregava niente.
Senza dimenticare che, se un squadra non cresce in quanto tale, nessuno degli altri giocatori presenti riesce a crescere individualmente. Qualche partita dei Rockets l'ho vista e sinceramente c'era da mettersi le mani nei capelli per la pochezza di quello che si vedeva sul ghiaccio
Il punto 3 che si cita all'interno del comunicato:
"Presenza di una persona che gestisse in modo corretto le dinamiche di scambi sportivi tra i Rockets e i Partner (come era in origine con la presenza di Luca Cereda)" è li a dimostrare che qualcosa in questo senso non funzionasse… e guarda caso, ma è solo un caso, dalla partenza di Luca Cereda…
Non so quale potrebbe essere, in futuro, una soluzione che permetta al Lugano di far crescere i suoi giovani… sicuramente quella dei "Rockets del futuro", non la vedo come la soluzione ottimale.