Commenti, analisi e critiche sulla stagione in corso

Archivio delle conversazioni riguardanti la stagione 2010 / 2011.

Moderatore: Thor41

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Lukash
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Re: Commenti, analisi e critiche sulla stagione in corso

Messaggio da Lukash » 22 gen 2011, 13:03

weissbier ha scritto:Spesso in powerplay giocano Popovic-Kamber. Ciò a testimoniare la pochezza dell'organico attuale. :diablo:

popovic dire da confermare ... se nn altro segna...

la cosa positiva e che sta sera giohera Habby e quindi Geno... vediamo cosa sapranno fare sta sera
CHI NOI SIAMO?!?!

SIAMO L'ARMATA BIANCONERA, E MAI NESSUN CI FERMERA..... SHALALALA LALALA... MA CHE @£#&¢%$ CI FA L AMBRI-PIOTTA IN A?!

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power68
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Re: Commenti, analisi e critiche sulla stagione in corso

Messaggio da power68 » 22 gen 2011, 15:40

weissbier ha scritto:Decimi in classifica, zitti e lavorare. Lavorare duramente.


anche perchè siamo ancora in corsa per il dodicesimo posto!!!! :lool:
Non vedo come si possa evitare lo spareggio con la prima di B se non si cambia qualcosa!!! :pope:
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met pac man
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Commenti, analisi e critiche sulla stagione in corso

Messaggio da met pac man » 22 gen 2011, 16:04

Lukash ha scritto:
weissbier ha scritto:Spesso in powerplay giocano Popovic-Kamber. Ciò a testimoniare la pochezza dell'organico attuale. :diablo:

popovic dire da confermare ... se nn altro segna...

la cosa positiva e che sta sera giohera Habby e quindi Geno... vediamo cosa sapranno fare sta sera
Prevedo un batostone "squadra senza idee di gioco e priva di stranieri " che pena !!!!

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Squalo
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Re: Commenti, analisi e critiche sulla stagione in corso

Messaggio da Squalo » 22 gen 2011, 19:13

Stasera Zurigo-Bienne: la partita della speranza per i Seeländer.

Sfida importnate anche per il Langnau che, approfittando di un successo dello ZSC, potrebbe finalmente festeggiare la matematica qualifica ai play-off con una vittoria a Rapperswil.
PER L'ONORE E PER LA GLORIA DELLA CITTÀ

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wyoming
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Re: Commenti, analisi e critiche sulla stagione in corso

Messaggio da wyoming » 25 gen 2011, 18:14

bella intervista al nostro presidente, da Ticinonews:

Il Silvio Laurenti show

Il presidente bianconero si confessa in un'intervista senza bavaglio e ammette: "Ho fatto diverse gaffes"
Foto CdT
Abbiamo incontrato il presidente dell'Hockey Club Lugano, con il quale abbiamo avuto una chiacchierata a tutto tondo sul presente
e il futuro del Lugano


Cominciamo con il fare un’analisi dei suoi quasi due anni di presidenza...
“Il bilancio personale è positivo. Rientrare nel mondo sportivo dopo l’esperienza con il FC Lugano è stato stimolante”.

Ha trovato molte differenze tra calcio e hockey?
“Nell’hockey c’è molta più pressione. I tifosi sono più esigenti, visti anche i risultati passati, e anche la pressione dei media è sicuramente maggiore”.

Dal punto di vista sportivo, invece, non possiamo certo parlare di esperienza positiva...
“Diciamo che quando io sono entrato in carica la squadra era già stata fatta. Poi abbiamo avuto tanti allenatori e stranieri che non sono rimasti a lungo. Ora manca un’ossatura di base, ed è quello che stiamo costruendo”.

A proposito di ossatura di base. Si parla della famigerata “french connection” che la farebbe un po’ da padrone...
“Queste sono cose che dicono e scrivono i tifosi. In ogni club ci sono dei gruppi interni, ma vi posso assicurare che lo spogliatoio è unito”.

Cosa che non era con Bozon!
“Philippe portava nello spogliatoio l’aggressività che esprimeva in pista e questo a molti non andava bene. Diciamo che è mancato di diplomazia”.

L’apice di questa situazione è stato il “caso Helbling”. Qualche rimpianto per la decisione di allontanarlo?
“No, nessun rimpianto. È stata una decisione della società che sottoscrivo tuttora”.

Cambiamo argomento. Si parla di progetti legati alla Resega. Cosa mi può anticipare?
“Si, alla Resega manca completamente la concezione dell’hospitality. È una pista concepita negli anni ’80 e realizzata negli anni ’90. Il progetto iniziale prevedeva investimenti per 28-30 milioni. Poi sono stati ridotti a 21-22 e i risultati sono questi”.

In concreto cosa si pensa di fare?
“Vogliamo cambiare il concetto di ristorazione. Si pensava di creare uno spazio in Tribuna Ovest. Una struttura con dei box modulari con vista sulla pista e da affittare alle aziende. In queste aree le aziende potrebbero organizzare anche dei meeting, con un servizio di ristorazione a loro disposizione. Oggi abbiamo già le loges VIP che sono su questa linea”.

Vero. Ma per il tifoso comune?
“La struttura prevista dovrebbe avere anche un ristorante e dei bar a disposizione dei tifosi. Bisogna però trovare anche sponsor interessati. Si parla di un investimento di 1,5 – 2 milioni di franchi. La situazione economica attuale non favorisce di certo queste iniziative. E non dimentichiamo che il tutto deve anche essere legato alla competitività della squadra”.

Parliamo un po’ del ruolo di Fabio Gaggini all’interno della società. Si parla di lui come di un’”eminenza grigia”…
“Fabio Gaggini è un consulente esterno. È un uomo di fiducia”.

Ha portato lui l’attuale Direttore Sportivo?
“Lui l’ha proposto, ed in seguito la società ha vagliato questa possibilità ritenendola una scelta valida”.

E la famiglia Mantegazza?
“Il loro impegno nell’Hockey Club Lugano non è messo in discussione”.

Ad inizio stagione però, Vicky Mantegazza è stata piuttosto chiara dicendo che la sua famiglia non può sempre farsi carico di tutto
“C’è stato un errore di comunicazione”.

Questi “errori di comunicazione” sono stati frequenti. Anche lei non ne è stato esente. Uno su tutti lo svilimento del lavoro del compianto preparatore atletico Tiziano Muzio in occasione della conferenza stampa di presentazione, ad agosto…
“In quell’occasione ho semplicemente riportato quanto riferitomi dai giocatori, ossia che la preparazione atletica non era mai stata fatta in quel modo. È vero, lo ammetto. Ho fatto diverse “gaffes” e me ne sono reso conto. Dovrei imparare ad essere meno impulsivo”.

Un argomento diciamo “caldo” riguarda la posizione di Roland Habisreutinger, che pare sia diventato il capro espiatorio di tutti i mali del Lugano. Anche lui non si è dimostrato un maestro nella comunicazione…
“Bisogna dire che per lui non é facile lavorare in un contesto linguistico non suo. Da parte nostra abbiamo sbagliato a non “accompagnarlo” all’inizio. Vi posso però garantire che è un gran lavoratore e che conosce molto bene l’hockey. Ha i contatti giusti con la Lega e la Federazione e non per ultimo notevoli capacità di negoziazione. Inoltre si sta impegnando per imparare l’italiano e si sta integrando bene nel contesto luganese”.

Avrà tempo per imparare bene l’italiano?
“Si, avrà tempo per imparare molte cose. E sta già migliorando”.

Quindi riconfermato?
“Habisreutinger ha un contratto valido fino al 30 aprile 2012”.

Come si concilia la sua posizione con il fatto che sia titolare della “Roland Habisreutinger Icehockey Service Agency”, regolarmente iscritta all’Ufficio Registro di Commercio di Zurigo?
“È una società individuale vuota. Non è assolutamente un problema. E anche i continui riferimenti al fatto che abbia come interlocutore privilegiato Gerald Metroz (agente di giocatori, ndr) non sono corretti. E lo dimostra il fatto che nel Lugano giocano solo tre giocatori patrocinati da Metroz”.

Ecco, parliamo di giocatori. Lugano non è più attrattiva?
“Non direi. Steiner per esempio aveva anche un’offerta dal Berna, ma ha scelto noi. Non dimentichiamo che i giocatori hanno anche delle famiglie. Spesso la scelta, a parità di condizioni economiche, cade su determinate squadre per motivi legati a scelte di vita”.

Per il momento nella voce arrivi ci sono tre nomi: Blatter, Steiner, Rintanen. E quest’ultimo ha già una certa età...
“Stiamo cercando giocatori con il profilo giusto, persone che abbiano voglia di difendere la maglia. Gente con gli attributi insomma. E Steiner rientra in questa categoria. Rintanen è un ottimo giocatore”.

Ottimo giocatore, d’accordo, ma pur sempre di 38 anni. Tutto bene fintanto che rimane integro. L’esempio di Nummelin è lampante...
“Sicuramente il fatto di non subire infortuni sarà un elemento decisivo”.

Quali altre trattative ci può svelare?
“Ce ne sono. Ma non le mettiamo di sicuro in piazza. Questo per non far aumentare il prezzo del giocatore. Prendiamo l’esempio di Diaz. Anche noi abbiamo fatto un’offerta, come altre squadre, e guardate dove si è arrivati…”

Sul fronte allenatori, a che punto siamo?
“Anche in questo caso stiamo valutando diversi nomi. Vogliamo un personaggio “di peso” con una forte personalità”.

Si sono fatti i nomi di Barry Smith e Ted Nolan. Che mi può dire?
“Sono nomi che rientrano in una cerchia di possibili candidati. È vero che abbiamo sentito Barry Smith, ma ripeto, è uno dei tanti”.

State cercando solo in NHL? O anche in Europa?
“Non abbiamo preclusioni di sorta. In Europa però è difficile trovare profili interessanti. Basta guardare in Svizzera. I nomi che girano sono sempre i soliti”.

La stretta attualità sportiva parla sempre più di play-out…
“La matematica non ci condanna ancora. I giocatori ci credono”.

Certo che controprestazioni come in occasione del derby lasciano ben poche speranze. Non crede?
“L’Ambrì ha giocato bene ed ha meritato la vittoria. Sono stati aggressivi ed efficaci. Noi abbiamo creato molto più gioco, ma alla fine non è risultato pagante. Abbiamo troppa fretta di concludere l’azione. Inoltre l’Ambrì ha avuto elementi come Murovic che si sono messi davanti al nostro portiere sacrificandosi e i risultati si sono visti”.

Una volta queste cose le faceva anche Sannitz, uno che non si è mai fatto problemi a “prendere colpi”. Ora sembra quasi che ci sia un’involuzione del giocatore. Maliziosamente si potrebbe dire che da quando ha firmato un contratto di 6 anni si sia rilassato…
“Sannitz ha anche subito degli infortuni. Non dimentichiamolo. Rimane comunque un prezioso tassello in ottica futura. Detto questo io sono contrario ai contratti a lunga durata. E sono convinto che un contratto giusto, per un giocatore svizzero, non debba superare i 2 anni e per uno straniero 1 anno più opzione. Facendo contratti a lunga scadenza si rischia inoltre di mettere in difficoltà la dirigenza del club in caso di cambio ai vertici. Personalmente non mi “innamoro” più dei giocatori”.

Robitaille e Hamilton?
“Per quel che concerne Robitaille non c’erano più le condizioni per tenerlo in squadra”.

Ma è così grave quello che ha fatto?
“Si, i suoi comportamenti sono stati veramente gravi”.

E Hamilton?
“Il suo agente aveva già deciso di trovargli una collocazione in Russia ed ha ricevuto un’offerta tale che non poteva rifiutarla”.

Questa offerta è arrivata prima o dopo le dichiarazioni del DS in merito al fatto che non fosse abbastanza difensivo, e quindi non più idoneo al gioco del Lugano?
“L’offerta è antecedente. Anche in questo caso il nostro DS si è spiegato male”.

Cosa ne pensa di un eventuale derby di play-out?
“Non mi piacerebbe. Spero che le due squadre incontrino Bienne e Rapperswil. Ma ripeto, non siamo ancora nei play-out!”

Ammesso e non concesso che si giocheranno i play-out. Quale politica dei prezzi adotterà la società?
“Di questo argomento ne discuteremo ad inizio febbraio con il Consiglio di Amministrazione”.

E per il futuro? Da anni si discute di rivedere la struttura dei prezzi…
“Io chiedo ai tifosi di esserci vicini. Abbiamo perso la passione. Comunque prometto che verranno riviste le politiche dei prezzi, almeno per quel che riguarda gli abbonamenti, creando delle condizioni di favore per le famiglie. Un'altra cosa che si potrebbe fare è creare delle “fasce” di importanza delle partite, con prezzi diversi. Ma voglio ancora sottolineare che i prezzi della Resega, sempre per quello che riguarda gli abbonamenti, sono tra i più bassi della Svizzera”.

Sabato 29 gennaio festeggerete il 70. compleanno. Come?
“La partita contro il Berna sarà gratuita. Inoltre prima dell’incontro cercheremo di onorare al meglio questa ricorrenza. Chiaro, in 5 minuti non possiamo fare di certo miracoli. Saranno presenti gli ex-capitani svizzeri, almeno quelli che potranno esserci, e verrà coinvolta la sezione giovanile”.

Concludendo, quali sono gli obiettivi per il futuro?
“Tornare competitivi prima di tutto. E lavorare bene con i tifosi”.

Mi permetta una suggestione. Se le dico Inti Pestoni?
“È un giocatore molto interessante, ma ha firmato un contratto con l’Ambrì. E le regole di fair-play vanno rispettate”.
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Re: Commenti, analisi e critiche sulla stagione in corso

Messaggio da AléLugano » 5 feb 2011, 0:20

Ora che i playout sono matematici, non resta che prepararsi..e secondo me si deve lottare per superare il Bienne..se andiamo contro i cugini la vedo male!
Intanto godiamoci la delusione dei leventinesi..haha :drinks:
"Non può piovere per sempre.."

snakebill
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Re: Commenti, analisi e critiche sulla stagione in corso

Messaggio da snakebill » 5 feb 2011, 0:21

Io dico che se giochiamo così ma con un po di concretezza in più in 4 partite siamo salvi...

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Re: Commenti, analisi e critiche sulla stagione in corso

Messaggio da Ottawa Senators » 5 feb 2011, 1:04

snakebill ha scritto:Io dico che se giochiamo così ma con un po di concretezza in più in 4 partite siamo salvi...
;) :good: Quoto! :clapping: :clapping: :clapping:

Heineken
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Re: Commenti, analisi e critiche sulla stagione in corso

Messaggio da Heineken » 5 feb 2011, 9:47

Ottawa Senators ha scritto:
snakebill ha scritto:Io dico che se giochiamo così ma con un po di concretezza in più in 4 partite siamo salvi...
;) :good: Quoto! :clapping: :clapping: :clapping:
attenti.... permettetemi! gli abbiamo eliminato i 2 pilastri portanti... non credo che nei playout possiamo continuare a rompergli il giocattolo... fino a quando Pestoni e Kutlak erano al 100%, non e' stato facile dominare...

snakebill
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Re: Commenti, analisi e critiche sulla stagione in corso

Messaggio da snakebill » 5 feb 2011, 11:44

Si ma siamo stati superiori anche quando loro due erano in pista... Solo che loro hanno trovato due gol di culo mentre noi i gol cosi non ne facciamo mai...

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