Giovanni Morini

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Sunmi
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Re: Giovanni Morini

Messaggio da Sunmi » 5 feb 2023, 0:22

La sua espressione di soddisfazione e quasi gioia durante l'intervista RSI vale da sola quanto l'amaro ingoiato in questi mesi.
Lavoratore e guerriero.
Sono felice per Lui.

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Under Ashes
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Re: Giovanni Morini

Messaggio da Under Ashes » 23 feb 2023, 9:33

Dal CdT di oggi:

«La colpa è di tutti»
Giovanni Morini e la batosta di Rapperswil: «È stata una sconfitta di squadra, non punteremo il dito sui singoli» — Per il comasco gli infortuni non sono una scusa: «Volevamo dimostrare di poter sopperire alle assenze, ma abbiamo fallito»
[Fernando Lavezzo]

Faccia scura, parole dure. Giovanni Morini non ci sta. Il suo Lugano non può essere quello visto a Rapperswil. «Non ho parole per giustificare il nostro primo tempo», ci ha detto l’attaccante comasco subito dopo la batosta rimediata alla SGKB Arena. Una lezione di hockey, come l’ha definita Luca Gianinazzi. «Sapevamo di dover fare i conti con delle assenze importanti – continua Morini – ma proprio per questo chi è sceso sul ghiaccio avrebbe dovuto fare uno sforzo in più. Era l’occasione giusta per dimostrare di avere una squadra profonda, una panchina lunga, con tante alternative. Una squadra in cui ogni giocatore può sopperire alle defezioni. Invece non siamo stati in grado di farlo».

È sintomatico quanto è successo alla quarta linea, in particolare a un impresentabile Yves Stoffel, protagonista in negativo in due delle prime tre reti sangallesi. Ma nemmeno gli stranieri e i (presunti) leader svizzeri sono stati all’altezza della situazione: «Siamo un gruppo, e come tale non è nostra intenzione trovare uno o più colpevoli, perché lo siamo tutti», afferma Giovanni. «Tutti abbiamo commesso errori, dalla prima alla quarta linea, nessuno escluso. È stata una sconfitta di squadra e bisogna prenderla per quella che è, senza puntare il dito contro qualcuno in particolare».

Senza «Arco», né frecce
Il Lugano deve imparare a fare a meno di Mark Arcobello, la cui assenza durerà almeno fino a un’eventuale semifinale di playoff. «Quella di Rapperswil è stata la prima partita senza il nostro capitano, un giocatore prezioso per tante ragioni, a cominciare dagli ingaggi», afferma Morini. «La sua importanza è sotto gli occhi di tutti. Anche quando non va a punti, ‘‘Arco’’ riesce comunque a portare stabilità e a guadagnare tanti dischi per la squadra, rendendo tutto più facile. Però, come ho già detto all’inizio, spettava al gruppo sopperire alla sua assenza e a quella di Marco Müller, senza dimenticare i vari Wolf, Walker e Gerber. In questo siamo stati molto carenti».

Nonostante l’avvio catastrofico (2-0 dopo 4’39’’, 3-0 dopo 14’27’’, 4-0 dopo 22’37’’), il Lugano si è concesso un lumicino di speranza rientrando sul 4-2 al 34’54’’. Poco più di un minuto dopo, però, un disco sciaguratamente perso da Alatalo ha permesso a Djuse di chiudere i conti in contropiede. «Sul 4-2 potevamo effettivamente riaprire la partita, invece siamo caduti in uno dei nostri soliti errori, sprecando l’occasione di spostare il momentum dalla nostra parte. Con il senno di poi, il 5-2 ha ammazzato la partita. Ma è stato l’inizio a condannarci».

Rabbia e lucidità
Il Lugano deve rialzarsi subito. Non ha altra scelta. Nel weekend (domani in casa contro il leader Ginevra e sabato a Davos) serviranno tanti punti per non presentarsi già attardati alle ultime due curve: il derby di giovedì prossimo in Leventina e il «gran finale» di sabato 4 marzo contro il Bienne alla Cornèr Arena. «Dovremo avere la memoria corta e cancellare quanto è successo a Rapperswil», dice Giovanni. «Nelle quattro gare che ci mancano serviranno sia la rabbia, sia la lucidità. Ci vuole la giusta dose di disperazione, indispensabile per vincere le partite in questo momento della stagione. Ma allo stesso tempo non dovremo mai perdere di vista il nostro piano di gioco, prendendo sempre e soltanto le decisioni giuste».

Pensare a sé stessi
In questa serratissima corsa ai pre-playoff, il Lugano dovrà soprattutto proteggersi da sé stesso e dai suoi sbalzi d’umore. «Le stagioni vivono di momenti e non sai mai quando può cambiare l’inerzia, per una squadra o per l’altra», dice Luca Gianinazzi. «Dovremo pensare solo a noi stessi, senza guardare ciò che accade sulla altre piste. Giocando come a Rapperswil, non ci aiuteremo in nessun modo. Sta a noi evitare che ricapiti».
L'intelligenza sulla terra è costante. La popolazione in aumento.

Conte1986
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Re: Giovanni Morini

Messaggio da Conte1986 » 23 feb 2023, 16:45

Under Ashes ha scritto:
23 feb 2023, 9:33
Dal CdT di oggi:

«La colpa è di tutti»
Giovanni Morini e la batosta di Rapperswil: «È stata una sconfitta di squadra, non punteremo il dito sui singoli» — Per il comasco gli infortuni non sono una scusa: «Volevamo dimostrare di poter sopperire alle assenze, ma abbiamo fallito»
[Fernando Lavezzo]

Faccia scura, parole dure. Giovanni Morini non ci sta. Il suo Lugano non può essere quello visto a Rapperswil. «Non ho parole per giustificare il nostro primo tempo», ci ha detto l’attaccante comasco subito dopo la batosta rimediata alla SGKB Arena. Una lezione di hockey, come l’ha definita Luca Gianinazzi. «Sapevamo di dover fare i conti con delle assenze importanti – continua Morini – ma proprio per questo chi è sceso sul ghiaccio avrebbe dovuto fare uno sforzo in più. Era l’occasione giusta per dimostrare di avere una squadra profonda, una panchina lunga, con tante alternative. Una squadra in cui ogni giocatore può sopperire alle defezioni. Invece non siamo stati in grado di farlo».

È sintomatico quanto è successo alla quarta linea, in particolare a un impresentabile Yves Stoffel, protagonista in negativo in due delle prime tre reti sangallesi. Ma nemmeno gli stranieri e i (presunti) leader svizzeri sono stati all’altezza della situazione: «Siamo un gruppo, e come tale non è nostra intenzione trovare uno o più colpevoli, perché lo siamo tutti», afferma Giovanni. «Tutti abbiamo commesso errori, dalla prima alla quarta linea, nessuno escluso. È stata una sconfitta di squadra e bisogna prenderla per quella che è, senza puntare il dito contro qualcuno in particolare».

Senza «Arco», né frecce
Il Lugano deve imparare a fare a meno di Mark Arcobello, la cui assenza durerà almeno fino a un’eventuale semifinale di playoff. «Quella di Rapperswil è stata la prima partita senza il nostro capitano, un giocatore prezioso per tante ragioni, a cominciare dagli ingaggi», afferma Morini. «La sua importanza è sotto gli occhi di tutti. Anche quando non va a punti, ‘‘Arco’’ riesce comunque a portare stabilità e a guadagnare tanti dischi per la squadra, rendendo tutto più facile. Però, come ho già detto all’inizio, spettava al gruppo sopperire alla sua assenza e a quella di Marco Müller, senza dimenticare i vari Wolf, Walker e Gerber. In questo siamo stati molto carenti».

Nonostante l’avvio catastrofico (2-0 dopo 4’39’’, 3-0 dopo 14’27’’, 4-0 dopo 22’37’’), il Lugano si è concesso un lumicino di speranza rientrando sul 4-2 al 34’54’’. Poco più di un minuto dopo, però, un disco sciaguratamente perso da Alatalo ha permesso a Djuse di chiudere i conti in contropiede. «Sul 4-2 potevamo effettivamente riaprire la partita, invece siamo caduti in uno dei nostri soliti errori, sprecando l’occasione di spostare il momentum dalla nostra parte. Con il senno di poi, il 5-2 ha ammazzato la partita. Ma è stato l’inizio a condannarci».

Rabbia e lucidità
Il Lugano deve rialzarsi subito. Non ha altra scelta. Nel weekend (domani in casa contro il leader Ginevra e sabato a Davos) serviranno tanti punti per non presentarsi già attardati alle ultime due curve: il derby di giovedì prossimo in Leventina e il «gran finale» di sabato 4 marzo contro il Bienne alla Cornèr Arena. «Dovremo avere la memoria corta e cancellare quanto è successo a Rapperswil», dice Giovanni. «Nelle quattro gare che ci mancano serviranno sia la rabbia, sia la lucidità. Ci vuole la giusta dose di disperazione, indispensabile per vincere le partite in questo momento della stagione. Ma allo stesso tempo non dovremo mai perdere di vista il nostro piano di gioco, prendendo sempre e soltanto le decisioni giuste».

Pensare a sé stessi
In questa serratissima corsa ai pre-playoff, il Lugano dovrà soprattutto proteggersi da sé stesso e dai suoi sbalzi d’umore. «Le stagioni vivono di momenti e non sai mai quando può cambiare l’inerzia, per una squadra o per l’altra», dice Luca Gianinazzi. «Dovremo pensare solo a noi stessi, senza guardare ciò che accade sulla altre piste. Giocando come a Rapperswil, non ci aiuteremo in nessun modo. Sta a noi evitare che ricapiti».
Certo, non avesse giocato il 9 non avremmo preso due delle prime 3 reti, e forse la partita sarebbe andata diversamente!

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Thor41
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Re: Giovanni Morini

Messaggio da Thor41 » 25 feb 2023, 22:41

La dimostrazione che per essere un leader non serve fare 40 punti o più a stagione.
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Il Floriano
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Re: Giovanni Morini

Messaggio da Il Floriano » 25 feb 2023, 23:22

Thor41 ha scritto:
25 feb 2023, 22:41
La dimostrazione che per essere un leader non serve fare 40 punti o più a stagione.
Giuvan, ci mette l’anima. Sempre!

Stamkos84
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Re: Giovanni Morini

Messaggio da Stamkos84 » 25 feb 2023, 23:38

Thor41 ha scritto:
25 feb 2023, 22:41
La dimostrazione che per essere un leader non serve fare 40 punti o più a stagione.
Lui è L erede di sannitz…mancano però gli eredi di Furrer, reuille, merzlikins, lapierre e lajunen (walker c è ancora meno male)..giocatori fisici nemmeno L ombra

Il Floriano
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Re: Giovanni Morini

Messaggio da Il Floriano » 2 mar 2023, 23:07

Juvanni juvanni ❤️

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Jean Valjean
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Re: Giovanni Morini

Messaggio da Jean Valjean » 2 mar 2023, 23:36

Che fine ha fatto Abby aka Renato? :D

K_Kurlash
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Re: Giovanni Morini

Messaggio da K_Kurlash » 3 mar 2023, 0:12

E dategliela questa C di CAPITANO!

Ragno70
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Re: Giovanni Morini

Messaggio da Ragno70 » 3 mar 2023, 11:40

K_Kurlash ha scritto:
3 mar 2023, 0:12
E dategliela questa C di CAPITANO!
La C va cucita su Marco Müller senza toglierla per un decennio....

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