Messaggio
da Bernie » 24 apr 2024, 14:55
Più che altro in questo articolo firmato Steinmann (ex giudice unico, noto avvocato di Zugo) vengono lanciate delle "accuse" abbastanza pesanti ai piani alti della società, e più precisamente al presidente, proprietario (anche) del tanto decantato centro OYM. Secondo lui, parte dei soldi destinati al budget della prima squadra (quelli che dovrebbero venir spesi per giocatori stranieri validi), vengono spesi per mantenere questa costosa struttura.
Alcuni passaggi...
"L'uso del centro di atletica OYM a Cham costa all'EVZ (prima squadra e squadra U20) tre milioni all'anno. È un prezzo elevato da pagare, senza che il ritorno dell'investimento sia chiaramente classificato e valutato".
Zaugg a questo punto fa notare che in effetti, al cospetto dello ZSC in semifinale, lo Zugo fisicamente non sembrava messo bene... Ma andiamo avanti...
"Si può presumere che senza l'EVZ, che è il suo miglior cliente, l'OYM si troverebbe in difficoltà finanziarie. Questo alla luce dei costi annuali stimati in circa otto milioni: cinque milioni alla voce spese per il personale per 50 posti di lavoro, un accantonamento di due milioni (ammortamento del 2% all'anno) per i costi di realizzazione di 100 milioni e un altro milione alla voce costi operativi per marketing, assicurazioni, energia, materiali, cibo e bevande, ecc.".
"Entrambe le unità, l'EVZ e l'OYM, vogliono e devono operare con profitto come un'azienda. Tuttavia, l'OYM dipende dall'EVZ. A causa di queste spese astronomicamente elevate, l'EVZ a sua volta non ha le risorse per rimanere veramente competitivo sul ghiaccio, o per diventarlo di nuovo".
Detto in parole povere da Zaugg: Troppo denaro confluisce nell'OYM, troppo poco nella prima squadra: l'OYM sta privando l'EVZ dei fondi necessari per tornare a competere per il titolo, soprattutto per quanto riguarda gli stranieri.
Il mio "non è tutto oro ciò che luccica" si riferiva quindi al fatto che, in tempi non sospetti, si guardava allo Zugo (e al suo megagalattico OYM) come al non plus ultra di ciò che ha da essere una società seria... e invece, alla luce di quanto sopra, non sono tutte rose e fiori.