Media: commenti e notizie

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Thor41
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Re: Media: commenti e notizie

Messaggio da Thor41 » 7 mar 2023, 15:14

C’è anche chi si vanta di non aver mai fatto playout ma brama chi vince la Spengler, e sono la stessa persona :D
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Fujisan
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Re: Media: commenti e notizie

Messaggio da Fujisan » 12 mar 2023, 19:16

Come per i pre-playoff anche per quarti la partita del Lugano sulle reti pubbliche sarà in casa. Con che criterio viene deciso? La squadra che ospita la partita in chiaro riceve più soldi oppure ricevono tutte uguale?

Bianconero#19
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Re: Media: commenti e notizie

Messaggio da Bianconero#19 » 12 mar 2023, 21:49

Fujisan ha scritto:
12 mar 2023, 19:16
Come per i pre-playoff anche per quarti la partita del Lugano sulle reti pubbliche sarà in casa. Con che criterio viene deciso? La squadra che ospita la partita in chiaro riceve più soldi oppure ricevono tutte uguale?
Non so che criteri usano, ma vedendo il nuovo formato dei play-off e i nuovi accordi per le partite in chiaro, visto gara 1 vedendo il sito della lega, in chiaro c'è il Bienne, siamo stati sfortunati che per noi han scelto gara 4.

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Jean Valjean
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Re: Media: commenti e notizie

Messaggio da Jean Valjean » 8 apr 2023, 9:37

Bella intervista ad Anken, molti spunti interessanti.

Per 18 stagioni, dal 1976 al 1994, Olivier Anken è stato il simbolo del Bienne. Un mito. Con lui in porta, i seeländer hanno vinto i loro tre titoli nazionali: 1978, 1981, 1983. Sì, l’ultimo sigillo risale a 40 anni fa, quando ancora non esistevano i playoff. Mercoledì la squadra di Antti Törmänen ha conquistato la sua prima finale eliminando lo Zurigo. Ne parliamo con il 66.enne ex portiere, primo tifoso giallorosso.

Signor Anken, ha festeggiato?
«Un pochino. Ho visto la partita in televisione e mi sono goduto questo momento storico in tranquillità. Nessuno immaginava di far fuori gli ZSC Lions in quattro partite. È stata una sorpresa».

Cosa si dice in città? Va già bene così o bisogna vincere il titolo?
«C’è tanta gioia per aver raggiunto la finale, ma tutti, io per primo, sperano di andare fino in fondo. Qurant’anni senza un titolo sono tanti. In dicembre il club ha celebrato la ricorrenza con noi vecchie glorie, ora sarebbe bello festeggiare senza più guardare al passato».

Qual è il segreto della squadra?
«Soprattutto l’unità del gruppo. Nemmeno gli infortuni sono riusciti a scalfirne la forza. Sembra che chiunque possa sostituire chiunque. In stagione si sono fatti male dei giocatori importanti, ma c’è sempre stato un giovane capace di farsi valere. Non è capitato per caso: è una cosa a cui il club, sotto la spinta di Törmänen, sta lavorando da alcuni anni».

Negli ultimi cinque anni il Bienne ha vissuto alcune cocenti delusioni nei playoff, perdendo delle serie che sembravano già vinte. Penso alla semifinale del 2018 con il Lugano, ma non solo. Eppure il club non ha buttato all’aria tutto, puntando sulla continuità e dando fiducia a Törmänen.

«La pazienza è stata ripagata. I dirigenti sono sempre rimasti molto tranquilli, non si sono mai fatti prendere dal panico o dalla foga di voler vincere subito. Hanno lasciato lavorare la squadra e - soprattutto - le hanno dato il tempo di imparare dai suoi errori. Di migliorarsi. Tutto questo ha portato al raggiungimento della finale. Ci sono stati anche periodi delicati. Penso al 2020-21, quando Törmänen ha dovuto fermarsi per curare il cancro e la squadra è stata affidata a Lars Leuenberger. Oltretutto nell’anno della pandemia. Lì le cose non sono andate molto bene (settimo posto ed eliminazione ai pre-playoff contro il Rapperswil, ndr.). Ma dal ritorno di Antti, la scorsa stagione, il progetto si è rimesso in moto e quest’anno tutto è andato per il verso giusto».

Il dramma personale di Törmänen, con il cancro che si è ripresentato nelle scorse settimane, sembra aver compattato ulteriormente la squadra, il club e l’intera comunità biennese.
«Proprio così. La notizia, bruttissima, ha dato ancora più forza alla squadra. I ragazzi hanno un motivo in più per vincere: vogliono farlo per il loro allenatore. Dopo l’annuncio della ricaduta, nonostante la tristezza, la squadra è rimasta tranquilla. Antti è incredibile, ha una forza di carattere che si riflette in tutto lo spogliatoio»

I sei stranieri titolari del Bienne sembrano tutti dei leader.
«È proprio così. Ed è una cosa rara. Va detto che avere un portiere eccezionale come Säteri facilita il lavoro degli altri. Tutto comincia da lui. La Finlandia ha tanti bravissimi portieri e Harri è uno dei migliori. Del resto, non si diventa campioni del mondo e olimpici per caso. In questi playoff è fenomenale. In generale, tutti gli stranieri sono arrivati al top della forma nel momento decisivo. Guardate Rajala: in regular season ha vissuto un lungo periodo senza segnare. Ora è il topscorer dei playoff. Anche in questo caso, il club ha avuto pazienza e lo ha lasciato lavorare serenamente. Sallinen, dal canto suo, è un attaccante che a volte si nota poco, ma se si va più in profondità, emerge l’enorme mole di lavoro da lui svolta ogni sera. Olofsson ha segnato reti decisive nelle ultime due gare. E poi ci sono i due difensori: Lööv è il vero capo del reparto; Yakovenko ha un talento e una facilità nel leggere il gioco che ogni volta mi lasciano a bocca aperta. Ma tutti, non solo gli stranieri, hanno raggiunto l'apice in questi playoff. Non c’è un solo giocatore che non stia rendendo al massimo, ognuno secondo i propri compiti. Non servono 20 stelle».

Tra i trascinatori c’è Gaëtan Haas. Nel 2017 l’«enfant du pays» era passato al Berna, dove ha vinto un titolo. Nel 2019 è partito per realizzare il sogno della NHL. La stagione scorsa, a 30 anni, è tornato nel club d’origine: non per vivacchiare fino alla pensione, ma per fare qualcosa di grande.

«Sì, Gaëtan è tornato per vincere con il suo Bienne. Quando è andato al Berna, qui non c’erano ancora le condizioni per arrivare al titolo. E lui, in quel momento, voleva fare il passo successivo. In Canada, agli Edmonton Oilers, non è andato tutto come sperava, ma ha vissuto un’esperienza importante. L’anno scorso ha dovuto riadattarsi a un Bienne diverso da quello che aveva lasciato, ma quest’anno è un vero capitano, in pista e fuori. È un ragazzo che odia perdere».

Quanto c’è del direttore sportivo Martin Steinegger nei successi di questo Bienne?
«Oltre ad essere un conoscitore dell’hockey, è molto bravo a capire ciò di cui la squadra ha bisogno. È sempre riuscito a portare alla Tissot Arena i giocatori che servivano, senza doppioni. È una guida silenziosa a cui piace agire nell’ombra, lontano dai riflettori».

E qual è il ruolo di Anken?
«Sono semplicemente il primo tifoso. Abito a Pery, 7 minuti a sud di Bienne, e non mi perdo quasi mai una partita casalinga. Al momento, non ho funzioni all’interno del club. Prima della pandemia ho dato una mano agli juniores come addetto al materiale. In seguito ho avuto qualche problemino di salute, ma resto il più vicino possibile alla società».

Pensa spesso ai tre titoli vinti?
«Ogni tanto mi capita. Ultimamente, un po’ per l’anniversario tondo, un po’ per il percorso di Gaëtan Haas e compagni, mi chiedono spesso del 1983. Era un’altra epoca, un altro hockey, meno professionale, ma è stato un bel periodo. Già allora, la forza del Bienne era il gruppo. Eravamo tutti amici, stavamo sempre insieme anche fuori dal ghiaccio».

Meglio il Ginevra o lo Zugo in finale?
«Da una parte abbiamo la miglior squadra della regular season, dall’altra i duplici campioni in carica. Difficile scegliere. Non ho preferenze. Ma sarebbe bello avere la certezza che il titolo vada alla Romandia».

Ma il Bienne è davvero un club romando?
«Quasi metà della popolazione parla francese. Secondo la tv romanda, quando perdiamo siamo svizzero-tedeschi. Ma il Bienne del 1983 è ancora considerato l’ultimo club romando ad aver vinto un titolo».

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Sunmi
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Re: Media: commenti e notizie

Messaggio da Sunmi » 17 apr 2023, 17:48

Zaugg proprio bravo!
(a mio avviso, ovviamente)

https://www.watson.ch/sport/eismeister% ... -kunstwerk

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Bernie
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Re: Media: commenti e notizie

Messaggio da Bernie » 24 apr 2023, 14:46

...adesso mi sparo la conferenza stampa dei Piotti in diretta... manco si eleggesse il nuovo papa :lol:

Bianconero#19
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Re: Media: commenti e notizie

Messaggio da Bianconero#19 » 24 apr 2023, 14:52

Bernie ha scritto:
24 apr 2023, 14:46
...adesso mi sparo la conferenza stampa dei Piotti in diretta... manco si eleggesse il nuovo papa :lol:
Pure la diretta tv fanno? Mancanza di attenzione dopo la fine del campionato?

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Bernie
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Re: Media: commenti e notizie

Messaggio da Bernie » 24 apr 2023, 14:58

Bianconero#19 ha scritto:
24 apr 2023, 14:52
Bernie ha scritto:
24 apr 2023, 14:46
...adesso mi sparo la conferenza stampa dei Piotti in diretta... manco si eleggesse il nuovo papa :lol:
Pure la diretta tv fanno? Mancanza di attenzione dopo la fine del campionato?
Il Pippo e le sue manie di protagonismo... :wacko:

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Bernie
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Re: Media: commenti e notizie

Messaggio da Bernie » 24 apr 2023, 15:07

...che livello di presidente... giuro e prometto che non mi lamenterò più di Vicky!

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Re: Media: commenti e notizie

Messaggio da Bianconero#19 » 24 apr 2023, 15:27

Bernie ha scritto:
24 apr 2023, 15:07
...che livello di presidente... giuro e prometto che non mi lamenterò più di Vicky!
Che ha fatto o detto?

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