Lunedì 18/03/2024 - Gara 2 QF | HC Lugano - HC Fribourg-Gotteron 1-4

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falko
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Re: Lunedì 18/03/2024 - Gara 2 QF | HC Lugano - HC Fribourg-Gotteron 1-4

Messaggio da falko » 20 mar 2024, 12:29

Quanto ci manca il buon Giovanni in queste partite!

Conte1986
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Re: Lunedì 18/03/2024 - Gara 2 QF | HC Lugano - HC Fribourg-Gotteron

Messaggio da Conte1986 » 20 mar 2024, 12:36

formaggino ha scritto:
19 mar 2024, 19:26
analisi a freddo della partita di ieri, primo tempo molto buono. si meritava il vantaggio di almeno 1 gol. sfortuna e imprecisione.
il loro pareggio ci ha bloccati, mentre il secondo gol (molto fortunoso) ha chiuso la partita. loro molto solidi e concedono poco.

Purtroppo stanno facendo la differenza i loro top, mentre i nostri non trovano soluzioni. Carr e thurkauf sottotono e anche linea arcobello fa poco. le partite si giocano su questi binari. Se non troveremo soluzioni saremo a casa in 4 partita ed è quello che si intravvede.
Analisi perfetta! Friborgo bravi, ma anche fortunati! Bisogna crederci!

barabitt
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Re: Lunedì 18/03/2024 - Gara 2 QF | HC Lugano - HC Fribourg-Gotteron 1-4

Messaggio da barabitt » 20 mar 2024, 12:36

....e il buon Julian ???

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Bernie
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Re: Lunedì 18/03/2024 - Gara 2 QF | HC Lugano - HC Fribourg-Gotteron 1-4

Messaggio da Bernie » 20 mar 2024, 12:45

...Morini... Walker... non siamo i soli a tirarli in ballo ;)

CdT, oggi

C’ERA UNA VOLTA LA «QUARTA LINEA»

Playoff 2016. Il Lugano di Doug Shedden raggiunge la finale, trascinato dai punti di Klasen, Martensson, Pettersson, Brunner, Hofmann e dalle parate di Merzlikins. Ma anche da un terzetto d’attacco capace di prendersi cura dei migliori giocatori avversari e di dominare nel lavoro sporco: Lapierre, Sannitz, Walker.

Non una quarta linea in senso letterale (nelle gerarchie veniva prima di Reuille- Morini-Kostner/Dal Pian), ma con un chiaro ruolo tattico, psicologico ed emotivo. Quella che in America chiamano «shutdown line».

Playoff 2018. Il Lugano di Greg Ireland raggiunge la finale, trascinato dai punti di Lapierre (versione 2.0), Hofmann, Lajunen, Fazzini e dalle parate di Merzlikins.

Ma anche da un terzetto capace di prendersi cura dei migliori giocatori avversari e di dominare nel lavoro sporco: Reuille, Sannitz (che comunque sfiorò il punto a partita) e Walker.

Non una quarta linea in senso letterale (nelle gerarchie veniva prima di Bertaggia- Morini-Zorin/Vedova e anche di Romanenghi-Cunti-Fazzini), ma una «shutdown line» carismatica e ricca di esperienza.

Ecco. Senza scomodare terzetti leggendari (Fair-Aechlimann- Näser su tutti), è evidente che al Lugano di oggi manchi una linea con queste caratteristiche. Due giocatori con l’esperienza e le capacità per ricoprire un ruolo simile, Walker e Morini, sono infortunati. E così in quarta ci sono giovani senza la necessaria maturità (Canonica, Patry, Zanetti, Aleksi Peltonen) o elementi presi in prestito dalla Swiss League (Arnaud Montandon). La situazione non cambierebbe molto provandoci con Verboon o Cormier. E probabilmente neanche con Gerber, finito nel dimenticatoio. A livello strategico, Gianinazzi non ha le armi per «francobollare » la prima linea del Friburgo, composta da Sörensen, Wallmark e Mottet.

Dubé, al contrario, ha subito sguinzagliato gli specialisti Jörg e Walser (sorretti da Marchon) sulle caviglie di Thürkauf, Carr e Joly, annullandoli o quasi. Anche questa è stata una chiave delle prime due gare.

Non è un problema risolvibile in tempi brevi. Soprattutto in trasferta, visto che è la squadra di casa a decidere gli abbinamenti tra le linee. Il Lugano deve quindi operare con gli strumenti a sua disposizione e trovare una soluzione collettiva.

Più facile a dirsi che a farsi.

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