Ecco le pagelle di Viglezio…
Elvis Merzlikins 4.5 (92.07% di tiri parati in RS; 87.23% nei playoff). Non è l’Elvis delle passate stagioni, soprattutto nei giochi per il titolo. Ma senza di lui il Lugano sarebbe sprofondato ancora più in basso.
Stefan Müller 3.5 (86.85% di tiri parati in RS). Scende in pista solo in nove occasioni e dimostra purtroppo di non essere ancora pronto per la NL. Il club non lo sapeva?
Alessandro Chiesa 5 (50 partite, 8 gol, 10 assist, +27). Dopo la partenza di Furrer diventa il leader della difesa bianconera. Sempre generosissimo, il capitano si fa valere anche in fase offensiva. Il +27 premia il suo costante impegno.
Romain Loeffel 4.5 (52p, 12 g, 23 a, + 13). Conferma di essere un difensore di prima scelta in fase offensiva e, allo stesso tempo, di avere importanti limiti difensivi. Cresce dopo un inizio complicato.
Taylor Chorney 3+ (52 p 5 g, 20 a, +9). Inizia in sordina, poi si riprende offrendo anche buone prestazioni. Disastroso nei playoff: non un solo punto, un –4 di bilancio individuale e tantissime indecisioni.
Julien Vauclair 4 (47 p, 4 g, 6 a, + 14). Passano gli anni, ma lui non molla. Sempre un esempio per tutti a livello di impegno, dedizione e attaccamento alla maglia.
Elia Riva 4.5 (44 p, 3 g, 4 a, + 10). Una delle poche note positive di questa stagione. In costante crescita e non ha ancora espresso tutto il suo potenziale.
Stefan Ulmer 3 (48 p, 3 g, 3 a, –4). Giocatore involuto, non incide nella regular season e disputa dei playoff orribili. Cambiare aria gli farà probabilmente bene.
Thomas Wellinger 4.5 (39 p, 0 g, 9 a, + 10). Terzino non spettacolare, ma affidabile e concreto. Quando non c’è la sua mancanza si fa sentire parecchio.
Benoit Jecker 3 (34 p, 0 g, 5 a, –2). Una delusione su tutta la linea. Poca personalità, ma non viene aiutato da Ireland.
Massimo Ronchetti 3 (32 p, 0 g, 0 a, 10). Niente da dire sull’impegno, ma i suoi limiti sono sotto gli occhi di tutti.
Gregory Hofmann 5.5 (54 p, 32 g, 23 a, + 15). Un’incontenibile macchina da gol e professionista esemplare. Mancherà tantissimo: buona fortuna a Zugo.
Raffaele Sannitz 5+ (52 p, 12 g, 31 a, + 12). Oltre al solito lavoro a tutta pista, si scopre attaccante capace di totalizzare ben 43 punti. Stagione oltre le aspettative.
Maxim Lapierre 3 (49 p, 10 g, 21 a, +1). Una delusione: disputa una stagione senza acuti, vivacchiando nell’anonimato anche nei playoff. E ha firmato per altri due anni.
Linus Klasen 4+ (32 p, 6 g, 21 a, + 16). Bloccato dagli infortuni e dalla testardaggine di Ireland, quando riprende fiducia torna a dimostrare le sue indubbie qualità.
Luca Fazzini 4 (54 p, 12 g, 16 a, –6). Relegato in una linea difensiva, gli si chiede di fare la differenza «a freddo» in power-play giocando pochi minuti a partita. Impossibile.
Dario Bürgler 4.5 (54 p, 13 g, 14 a, + 15). Fatica ad entrare in forma, poi si conferma elemento affidabilissimo, anche se la sua produzione offensiva non è quella dei giorni migliori.
Jani Lajunen 3.5 (45 p, 8 g, 16 a, –3). Lontano anni luce dal trascinatore della stagione precedente. Chiude con una statistica individuale negativa: non è un buon segno per un centro straniero difensivo.
Giovanni Morini 5 (52 p, 16 g, 5 a, + 17). Compie un ulteriore passo avanti nonostante i problemi della squadra. Lottatore con il vizietto del gol. Imprescindibile.
Alessio Bertaggia 4 (45 p, 7 g, 11 a, +1). Alterna serate di grazia ad altre più fumose. Le sue caratteristiche andranno sfruttate meglio dal prossimo allenatore.
Julian Walker 4 (45 p, 9 g, 6 a, –1). Il suo lavoro rimane preziosissimo nella regular season. Si spegne però nei playoff (0 punti e –4 di bilancio personale).
Mauro Jörg 3+ (54 p, 5 g, 10 a, –3). Da buon soldatino obbedisce senza fiatare. Nulla di più.
Henrik Haapala 3+ (24 p, 4 g, 16 a, +18). Arriva rotto e fuori condizione. Il più delle volte anonimo, approfitta di Hofmann per firmare qualche punto in più nei playoff.
Matteo Romanenghi 3.5 (50 p, 0 g, 5 a, –4). Soffre le difficoltà della squadra: non si può pretendere che sia lui a fare la differenza, ma non segna davvero mai.
Sébastien Reuille 4 (40 p, 0 g, 4 a, –1). Il vecchio leone gioca col contagocce, ma in box-play riesce ancora a fornire il suo contributo. Non meritava un’uscita di scena così triste.
Luca Cunti 2.5 (11 p, 1 g, 3 a, +2).
Sfortunato, ma lui sa perché merita un voto così basso. E lo sa anche il club. A Bienne stiano tranquilli: fisicamente è a posto.
Matewa, Vedova, Haussener s.v. Completamente dimenticati da Ireland. Ma non si dovevano valorizzare i giovani?
Greg Ireland 3 Nervoso fin da agosto, non riesce a dare una svolta al campionato del Lugano e va viepiù nel pallone con scelte dettate prevalentemente dall’orgoglio personale più che da vere necessità tattiche.
Roland Habisreutinger 2 Dieci anni: zero successi, una marea di acquisti sbagliati e un immobilismo incomprensibile. F.V.