Martedì 14.01.2020; Genève-Servette HC - HC Lugano 0:2

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Cusco Quint
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Re: Martedì 14.01.2020; Genève-Servette HC - HC Lugano 0:2

Messaggio da Cusco Quint » 16 gen 2020, 13:52

Mah, tendo a non fidarmi di queste voci di giocatori capricciosi e mangia-allenatori. Prima di tutto perché sono solo voci. E anche se ci fosse del vero, bisognerebbe sentire l'altra campana. È evidente che il sistema voluto da Kapanen non fosse adatto a Loeffel ed altri, ma questo non li rende capricciosi. Non hai portato nulla di concreto che confermi questa tua teoria.
Mi sembra poi abbastanza assurdo che Vauclair (insieme ad un paio di altri giocatori, ma quali?) abbia questo potere di girare il pollice e far cambiare allenatore (come scrivono su watson). Se davvero fosse così, sarebbe in qualche modo al corrente della situazione durante la selezione dell'allenatore e farebbe in modo che venisse scelto un allenatore di suo gradimento, no? D'altra parte, se in effetti fosse così, ciò confermerebbe che Kapanen è bravo a vendersi a parole, ma meno bravo a tramutare in fatti ciò che dice.

"Il 90% dei giocatori che giocano ad Ambri sanno che o fanno quello che dice e chiese Cere oppure difficilmente giocano ancora in NLA mentre da noi purtroppo questa "fame" é presente in pochi giocatori"
Su questo sono d'accordo, ma questa fame dei giocatori è comunque accompagnata dalla voglia di compiacere Cereda, perchè viene riconosciuto come persona competente e rispettabile, che valorizza ogni singolo giocatore in base alle sue qualità. Per me ci vogliono entrambi questi aspetti, anzi, probabilmente il secondo è anche più importante.

joof
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Re: Martedì 14.01.2020; Genève-Servette HC - HC Lugano 0:2

Messaggio da joof » 16 gen 2020, 18:00

cimice77 ha scritto:L'hockey che voleva proporre Kapanen non era poi cosi distante dall'hockey che stanno proponendo Cereda e Wolvo
Scusami ma questa è una falsità grande come una casa...

cimice77
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Re: Martedì 14.01.2020; Genève-Servette HC - HC Lugano 0:2

Messaggio da cimice77 » 16 gen 2020, 18:56

dimmi perché

LeadingSport
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Re: Martedì 14.01.2020; Genève-Servette HC - HC Lugano 0:2

Messaggio da LeadingSport » 16 gen 2020, 19:05

cimice77 ha scritto:
Misko ha scritto:Mi ispiro a un articolo letto su Leading Sport: un gioco intenso e fisico, fatto di lotta e cuore, come quello che ci ha portati in finale, non è forse bello?

Secondo me sì, è molto bello e spettacolare. Il punto è che non esiste una concezione unica di "bell'hockey", ognuno ha la sua idea. Alcuni adorano il tiki taka nel calcio, a me è sempre sembrato noioso... questione di gusti.

Se vi interessa, qui c'è tutto il loro articolo:
https://leading-sport.com/2020/01/15/pa ... pettacolo/
Il sito di cui parli é carino, é lodevole quello che fanno ma mi da l'impressione che di hockey non ne capiscano molto.
Loro fanno l'errore che hanno commesso i nostri dirigenti nel recente passato....pensare di proporre un hockey come quello dei famosi PO.
Casi come quelli sono piu unici che rari (come la Grecia che vince gli Europei da ripescata).
Parlano di spettaccolo, gioco intenso e fisico dimenticandosi che nella RS abbiamo fatto pena, che ci siamo qualificati alle ultime giornate e sopratutto che la gente fischiava ! Ed é lo stesso hockey che é stato proposto l'anno scorso.
Dice che l'hockey moderno da vedere lo possono proporre solo squadre con roaster di spessore. Vorrei proprio sapere come definiscono l'hockey proposto da Ambri e Davos.....
Salve Cimice77, grazie per giudicare il nostro sito carino e per affermare che è lodevole quello che facciamo. Fa piacere :)

Sul fatto che a tuo parere non capiamo molto di hockey, è una tua opinione che evidentemente accettiamo.

Vi leggo spesso e mi piacerebbe partecipare attivamente di tanto in tanto. Ma difficilmente riesco a farlo. Visto che ci hai tirato direttamente in ballo però, ecco la risposta.

Cosa ne penso dell'hockey di Cereda e Wohlwend? Penso che è un gran bel vedere. Penso che sono due squadre che, se contrastate molto forte fisicamente, vanno in difficoltà. E penso che ben riflettono un pò anche il mio pensiero precedente in base al fatto che certi modi di giocare rendono in base a quello che hai a disposizione. O meglio. Sia Davos che Ambrì-Piotta meritano grandi applausi per quello che stanno facendo. Poi il Davos ha più talento e stranieri piu "importanti" ed è in vetta alla classifica. L'Ambrì-Piotta per contro, con meno talento (e gli innumerevoli infortuni che ha avuto) lotta sotto la linea.

Entrambe mettono molta intensità e specialmente l'Ambrì-Piotta mi sembra che ha un'ottima condizione fisica.

Contrariamente al Lugano però, mettono emozioni nelle partite.

Il Lugano con Kapanen, a mio modesto parere, non giocava con sufficiente emotività. Ho sempre trovato un paradosso il fatto che il Lugano sotto la linea avesse pure ricevuto il minor numero di penalità in National League. A volte addirittura, ho avuto come l'impressione che i giocatori non andavano nemmeno a "difendere" il portiere quando un avversario gli arrivava nella lunetta. Questo forse anche perché, per stessa ammissione di Kapanen che lo ha dichiarato diverse volte, bisogna sempre avere il totale controllo delle emozioni.

Ecco, a me è questo controllo totale delle emozioni che non piace. E credo - ma è un'opinione puramente personale - che i giocatori alla lunga si stufano di dover essere dei "robot" con poche possibilità di inventiva. E sulla disciplina, non dico che debbano entrare in pista con un coltello nei pantaloni, anzi. Però a volte anche una bagarre fa parte dell'hockey e ti permette pure di cambiare un momentum di una partita (o di una serie nel caso dei playoff).

Personalmente non apprezzo molto l'hockey proposto da Berna e Losanna. A Berna, non per niente e proprio per la mancanza di emozioni, è da anni che molti tifosi non ne possono più di Kari Jalonen nonostante le vittorie. A Losanna le cose vanno un pò meglio questa stagione, la squadra è un pò più "aggressiva" rispetto alla scorsa stagione, ma resto convinto che con il potenziale a disposizione i Leoni Vodesi potrebbero giocare in maniera ancor più spettacolare.

Ora, non è questione di intendersi di hockey o meno. È questione di preferire uno stile o meno. Io, personalmente, mi sono annoiato a guardare la Finlandia agli ultimi campionati del mondo. Una squadra vincente, organizzatissima. Come scritto in precedenza da un altro utente, per fare un paragone calcistico che ho utilizzato pure nell'articolo, c'è a chi piace il tiki taka e c'è a chi piace lo stile "kick and rush" inglese. Anche quì, non è questione di intendersi di calcio o meno, è questione di preferenze. Io preferisco lo stile "kick and rush" perché mi genera più emozioni.

Quello che non amo dello stile "finlandese" inoltre, è l'estrema organizzazione unita al controllo delle emozioni. La gente, il tifoso, vuole emozioni. Al giorno d'oggi sono pochi i giocatori dei quali si vorrebbe la maglia... spesso mancano gli idoli, mancano i Maxim Lapierre, i Todd Elik. Giocatori che, anche grazie alle emozioni che riescono a trasmettere, rendono questo sport più bello.

Scusa, mi sono dilungato fin troppo :)

Per concludere sul Lugano di Greg Ireland. Errori o no da parte della dirigenza o di altri, bisogna rendersi conto che oggi il Lugano non è più quello degli anni 90' che dominava la scena dentro e fuori dal ghiaccio. E nemmeno per sole "colpe" sue. Squadre come Losanna, Berna, ZSC Lions e Zugo la fanno da padrone sul mercato. Ed una piazza come Bienne è molto attrattiva per la serietà di come la società è gestita. Senza dimenticare che Ambrì-Piotta e Rapperswil (ora aggiungerei pure il Ginevra Servette) sono ambite da giovani giocatori che vogliono avere molto spazio a disposizione per farsi notare.

E comunque, quel Lugano ha fatto emozionare moltissime persone. Con i suoi pregi e con i suoi difetti.

Buona serata

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Grog
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Re: Martedì 14.01.2020; Genève-Servette HC - HC Lugano 0:2

Messaggio da Grog » 16 gen 2020, 19:05

cimice77 ha scritto:dimmi perché
La cosa migliore è che quando manzato 83 aveva proposto Wohlwend (prima di sapere di kapanen) tu cimice l'avevi messo via dicendo un "per favore no!"

Cambiato idea un anno dopo?

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cimice77
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Re: Martedì 14.01.2020; Genève-Servette HC - HC Lugano 0:2

Messaggio da cimice77 » 16 gen 2020, 19:16

Sicuramente mi ha sorpreso in positivo.
Sopratutto per il fatto che ha cambiato attitudine rispetto a quello conosciuto a Lugano.
Sicuramente questo è un punto a favore.
Sono però convinto che Wolvo avrebbe fatto la stessa di Kapanen a Lugano e sono curioso di vedere come reagirà quando il Davos incontrerà delle difficoltà.
Alla Spengler alla prina difficoltà a sparato a zero sui tifosi anzichè concentrasi sulla squadra.

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Re: Martedì 14.01.2020; Genève-Servette HC - HC Lugano 0:2

Messaggio da Conte1986 » 16 gen 2020, 19:21

cimice77 ha scritto:Sicuramente mi ha sorpreso in positivo.
Sopratutto per il fatto che ha cambiato attitudine rispetto a quello conosciuto a Lugano.
Sicuramente questo è un punto a favore.
Sono però convinto che Wolvo avrebbe fatto la stessa di Kapanen a Lugano e sono curioso di vedere come reagirà quando il Davos incontrerà delle difficoltà.
Alla Spengler alla prina difficoltà a sparato a zero sui tifosi anzichè concentrasi sulla squadra.
Sono perfettamente d'accordo. Inoltre quest'anno il Davos è stato molto favorito dal calendario: giocavano una partita alla settimana.
Tsygurov, che è uno che di hockey capisce, infatti dice che la differenza tra Lugano e Davos è minima, malgrado la classifica.

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Re: Martedì 14.01.2020; Genève-Servette HC - HC Lugano 0:2

Messaggio da cimice77 » 16 gen 2020, 19:39

Grazie Leading per la presa di posizione.

Hai perfettamente ragione a dire che molto dipende dai gusti dei tifosi ma quando un sito fa un analisi dovrebbe essere imparziale e non far trasparire se al giornalista (o redattore dell'articolo) piace o meno il gioco proposto da un allenatore.
Controllare le emozioni non vuol dire non mettere energia sul ghiaccio e passione. In questo senso non trovo corretto affermare che nel gioco definito moderno non ci sono emozioni.
Nelle prima parte della stagione il Lugano giocava un bel hockey e in pista c'erano emozioni positive. Poi purtroppo il giocatolo si é rotto per svariati motivi che non siamo qui a giudicare (almeno in questo momento).
Citi il gioco proposto nei playoff da Ireland...sul ghiaccio c'erano emozioni, passione, sacrificio ma tutto era frutto di determinate situazione particolari che si erano create. Infatti l'anno successivo la RS (ma anche nell'anno dei PO da te citati) é stata pietosa e PO ancora peggio....il tutto avendo lo stesso sistema di gioco. E allora dove sono finite le "famose" emozioni ?
Jalonen ha portato un nuovo gioco in CH ed ha raccolto i frutti. I tifosi non sono contenti ? mhmmm non ne sarei cosi convinto......hanno vinto e quando vinci metti quasi tutti d accordo. Non per niente gli hanno rinnovato un contratto mentre un paio di anni fa avevano silurato Huras proprio perché non proponeva un bel gioco.
Sull hockey di Cereda e Wolvo e senz'altro bello. Contrastato molto forte fisicamente va in difficoltà ? mhmmm chi in CH gioca molto forte fisicamente? Forse solo il Ginevra (anche se non l ho ancora visto personalmente all'opera con Emond in panchina). Poi ovviamente le posizioni in classica sono anche influenzate dai rispettivi roster.
Fortunatamente a livello formativo si sono accorti quali sono gli esempi giusti da seguire e non per nulla i modelli presi in considerazione sono quelli svedesi e finnici. Purtroppo ancora troppo volte si voedono allenatori di U11 o U13 che fanno troppo coaching e troppa tattica.
Ci vorrà tempo per vedere i frutti (i primi si stanno vedendo) e sopratutto ci vorrà tempo per "educare" i tifosi ad un nuovo hockey.

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Re: Martedì 14.01.2020; Genève-Servette HC - HC Lugano 0:2

Messaggio da LeadingSport » 16 gen 2020, 20:58

Prego Cimice,

anzitutto devo fare una precisazione molto importante. Il nostro "sito" è di fatto un blog, è gestito in toto dal sottoscritto e dalla mia compagna. Siamo due appassionati. Quale "blog" dunque, è pure un contenitore di opinioni puramente personali. Siamo invece totalmente neutrali quando facciamo analisi.

Forse mi sono espresso male, non intendo che nel gioco definito moderno non ci sono emozioni. Ma che si cerca di controllarle in tutti i modi e questo a me personalmente non piace. Lo stesso Sami Kapanen ha affermato in molte interviste l'importanza di controllare le emozioni. (e per "emozioni", intendo tra le altre cose anche il gioco fisico, duro ma corretto) Ecco, secondo me invece l'hockey è uno sport che si basa molto sulle emozioni, specialmente nei playoff. Non per niente il così detto "momentum", se è positivo nel momento giusto fa la differenza più del talento e dell'organizzazione tattica. Specie al giorno d'oggi, con il "mentale" che gioca un ruolo in tutto e per tutto chiave.

Il Lugano di Greg Ireland (stagione 2017-18) come ben dici è stato "agevolato" da circostanze particolari. Ma anche la stagione precedente fece abbastanza bene, arrivando in semifinale. La scorsa stagione per contro è stata negativa, ma anche le circostanze erano cambiate. Maxim Lapierre (leader puro) è sembrato patire ancora l'infortunio rimediato in finale, e c'era molto nervosismo sin dall'inizio. Eppure resto convinto che pure la scorsa stagione, il Lugano poteva fare strada. Avesse conquistato anche solo pochi punti in più, ed evitato lo Zugo che secondo me la scorsa stagione era la squadra migliore, poteva davvero andare lontano indipendentemente dal rendimento in RS.

Su Jalonen per contro, non sono d'accordo. O meglio, sul fatto che i tifosi sono contenti perché si vince. I tifosi - non tutti, evidentemente - si lamentano del fatto che il gioco non è spettacolare e non ci sono emozioni se non nella fase finale dei playoff. Lamentano il fatto che la stagione dura da settembre a aprile e non solo le poche partite dei playoff. La dirigenza per contro ovviamente è soddisfatta visto che Jalonen porta risultati (e secondo me, indipendentemente dalla forma attuale, il Berna può ancora far bene anche questa stagione).

Parlando di Ginevra invece, ora propone un gioco meno fisico rispetto al passato. O quanto meno, meno aggressivo. È un tipo di gioco in buona parte speculativo (spesso i portieri hanno "rubato" le partite anche perché lo slot difensivo è molto ben protetto), basato sulla solidità difensiva, sull'entusiasmo dei giovani, sul valore degli stranieri e dei giocatori di punta e su un incredibile spirito di squadra. Insomma, un gioco diverso rispetto a quello di Cereda e Wohlwend. Di fatto, parlando di Wohlwend, sono davvero curioso di vedere il Davos nei playoff. Ultimamente il Davos non fornisce prestazioni di altissimo livello, o quanto meno non riesce a farlo per 60 minuti contrariamente ad inizio campionato. Però ha accumulato moltissima fiducia nei suoi mezzi e questo gli permette spesso e volentieri di fare punti. Però nei PO tutto cambia, il gioco fisico aumenta e sono davvero curioso di capire se lo stesso hockey è altrettanto di successo.

Per finire poi. Dici che ora ci si è finalmente accorti di quali sono gli esempi giusti da seguire. E se parliamo di via per avere maggiori chance di successo, forse in parte hai ragione. Del resto, il modello scandinavo porta risultati. Ma non cambia la mia opinione, ossìa che preferisco un altro tipo di hockey.

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