È così, fatti un giro nei bar, dimmi quanti ti parlano di "d2d", "chip out", "dump and chase" e qualche altro termine che probabilmente non conosco. La verità è che sono solo i soliti 4 novantenni che dispensano scienza hockeistica e forse qualche altro appassionato qua e là, non certo la maggioranza. (poi bisognerebbe pure andare a vedere quanti che parlano di queste cose sanno di cosa parlano, ti lascio indovinare che percentuale è)cimice77 ha scritto:Guarda che il bel gioco (anche con i nomi degli schemi in inglese) non preclude l'attaccamento alla maglia (frase fatta) e l'intensità.
Puoi avere tranquillamente tutti gli ingredienti.
Poi se uno va a vedere una partita di hockey solo per vedere l'attaccamento alla maglia e l'intensità ma dell'hockey non gliene frega nulla é una altro discorso.....allora presumo che andrà a vedere anche il basket.
Spero solo che il 99% davvero non la pensi come te....cioé che della tattica e del gioco non gliene frega nulla.
Mai detto che l'intensità e lo champagne siano incompatibili, dico solo che se il gioco è bello o meno importa praticamente zero al più del pubblico, che uscendo dalla pista valuta la serata più che altro in base a quante emozioni ha visto (velocità, check, tifo) e soprattutto in base al risultato.