Curva Nord e dintorni

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Moderatore: Thor41

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nylanderfan
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Re: Curva Nord e dintorni

Messaggio da nylanderfan »

Esatto. Il club non aveva nulla di cui scusarsi.


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edr10
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Re: Curva Nord e dintorni

Messaggio da edr10 »

Ma chi raffigurava la"donna"? Secondo me aveva a che fare con un ex giocatore dei p88...
cudighels
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Re: Curva Nord e dintorni

Messaggio da cudighels »

Ciao a tutti, sono nuovo sul sito ma non alla Resega.

Volevo solo dire la mia su una cosa. Mi chiedo se sono il solo a pensarla così.

In sostanza, la "filosofia" (?) di tifo della Nord mi ha stufato. L'ho notato di nuovo un sacco ieri sera, prima partita "normale" da un po di tempo dopo le sbornie dei playoff e del derby.

In sostanza, tifo muscolare con 2-3-4-5 capi e capetti che urlano i soliti cori nei megafoni a getto continuo (in gran parte scopiazzati dagli stadi italiani) seguiti da tamburelli ipnotici che vanno avanti da inizio a fine più o meno allo stesso modo. Ne scaturiscono, a parte qualche momento forte qua e là, ninnananne interminabili che si ripetono più volte durante la partita e di partita in partita. Quasi sempre poi senza nessun legame con quanto succede sul ghiaccio.

Non capisco. L'hockey è forse lo sport che più di tutti suscita emozioni. La bagarre, la paratona, la gran giocata o il check risolutore dato/subito. Tutte emozioni che il pubblico vive ma che invece di venir cavalcate dal tifo organizzato per lanciare cori adeguati al momento vengono (a questo punto credo volutamente) spente per lanciare l'ennesima noiosissima canzoncina-ninnananna.

Non so come dire. Ci vorrebbe più spontaneità e meno "filosofia" ultrà. Quando l'Elvis di turno fa la paratona in tutti gli stadi del mondo si canta per lui. È spontaneo, normale e pure divertente perché magari ti guardi la sua reazione e vedi che apprezza. Idem per il difensore che fa un gran salvataggio o il Brunner che ti piazza la doppietta. E invece noi ignoriamo tutto in nome non so bene di cosa.

Peccato perché secondo me perdiamo un sacco di occasioni per rendere più divertente sia il tifo che l'ambiente in pista. Esempi? Amichevole con il Kloten, tripletta di Vauclair, non un cip della nord. Occasione persa per emozionare anche un veterano come lui. Ieri sera primi minuti sul ghiaccio della carriera di Riva. Un coretto? Avrebbe apprezzato, è un ragazzino, se lo sarebbe ricordato. Primo goal a Lugano di Ronchetti. Anche lì, ma dai, è evidente. Un coro "nuovo" e ci divertiamo tutti. La quarta linea che distribuisce mazzate a tutti (e segna pure)? E sottolineiamolo no?

In pista ci si può anche divertire e il tifo dovrebbe contribuire a farlo, sia con il pubblico che con i giocatori. Invece mi sembra che chi guida il tifo da noi voglia soprattutto dimostrarsi puro e duro, superiore e distaccato alle baggianate che succedono sul ghiaccio. Sarà anche una scelta basata su chissà che convinzioni ma proprio non la capisco.

Ah, invece credo che la tanto discussa coreografia sul derby sia stata per una volta perlomeno divertente. Cattivo gusto sì, indubbiamente, ma almeno ci siam fatti una risata.

Ecco, ridiamo di più.

Ossequi
Bianconero#19
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Re: Curva Nord e dintorni

Messaggio da Bianconero#19 »

Ma ieri per caso lo striscione che hanno esposto in Nord era una risposta alla petizione? Per curiosità cosa c'era scritto?
edr10
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Iscritto il: 20 mar 2012, 15:15

Re: Curva Nord e dintorni

Messaggio da edr10 »

Bianconero#19 ha scritto:Ma ieri per caso lo striscione che hanno esposto in Nord era una risposta alla petizione? Per curiosità cosa c'era scritto?
Credo sia cosi'. Era riferito al caso dell'(ex) poliziotto che ha comprato e rivenduto le armi in Collina d'Oro...
Nel senso: i problemi sono altri.
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Kenta
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Re: Curva Nord e dintorni

Messaggio da Kenta »

cudighels ha scritto:Ciao a tutti, sono nuovo sul sito ma non alla Resega.

Volevo solo dire la mia su una cosa. Mi chiedo se sono il solo a pensarla così.

In sostanza, la "filosofia" (?) di tifo della Nord mi ha stufato. L'ho notato di nuovo un sacco ieri sera, prima partita "normale" da un po di tempo dopo le sbornie dei playoff e del derby.

In sostanza, tifo muscolare con 2-3-4-5 capi e capetti che urlano i soliti cori nei megafoni a getto continuo (in gran parte scopiazzati dagli stadi italiani) seguiti da tamburelli ipnotici che vanno avanti da inizio a fine più o meno allo stesso modo. Ne scaturiscono, a parte qualche momento forte qua e là, ninnananne interminabili che si ripetono più volte durante la partita e di partita in partita. Quasi sempre poi senza nessun legame con quanto succede sul ghiaccio.

Non capisco. L'hockey è forse lo sport che più di tutti suscita emozioni. La bagarre, la paratona, la gran giocata o il check risolutore dato/subito. Tutte emozioni che il pubblico vive ma che invece di venir cavalcate dal tifo organizzato per lanciare cori adeguati al momento vengono (a questo punto credo volutamente) spente per lanciare l'ennesima noiosissima canzoncina-ninnananna.

Non so come dire. Ci vorrebbe più spontaneità e meno "filosofia" ultrà. Quando l'Elvis di turno fa la paratona in tutti gli stadi del mondo si canta per lui. È spontaneo, normale e pure divertente perché magari ti guardi la sua reazione e vedi che apprezza. Idem per il difensore che fa un gran salvataggio o il Brunner che ti piazza la doppietta. E invece noi ignoriamo tutto in nome non so bene di cosa.

Peccato perché secondo me perdiamo un sacco di occasioni per rendere più divertente sia il tifo che l'ambiente in pista. Esempi? Amichevole con il Kloten, tripletta di Vauclair, non un cip della nord. Occasione persa per emozionare anche un veterano come lui. Ieri sera primi minuti sul ghiaccio della carriera di Riva. Un coretto? Avrebbe apprezzato, è un ragazzino, se lo sarebbe ricordato. Primo goal a Lugano di Ronchetti. Anche lì, ma dai, è evidente. Un coro "nuovo" e ci divertiamo tutti. La quarta linea che distribuisce mazzate a tutti (e segna pure)? E sottolineiamolo no?

In pista ci si può anche divertire e il tifo dovrebbe contribuire a farlo, sia con il pubblico che con i giocatori. Invece mi sembra che chi guida il tifo da noi voglia soprattutto dimostrarsi puro e duro, superiore e distaccato alle baggianate che succedono sul ghiaccio. Sarà anche una scelta basata su chissà che convinzioni ma proprio non la capisco.

Ah, invece credo che la tanto discussa coreografia sul derby sia stata per una volta perlomeno divertente. Cattivo gusto sì, indubbiamente, ma almeno ci siam fatti una risata.

Ecco, ridiamo di più.

Ossequi
La penso esattamente come te (tranne che per la coreografia)!!!!!
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Jean Valjean
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Re: Curva Nord e dintorni

Messaggio da Jean Valjean »

edr10 ha scritto:
Bianconero#19 ha scritto:Ma ieri per caso lo striscione che hanno esposto in Nord era una risposta alla petizione? Per curiosità cosa c'era scritto?
Credo sia cosi'. Era riferito al caso dell'(ex) poliziotto che ha comprato e rivenduto le armi in Collina d'Oro...
Nel senso: i problemi sono altri.
Che fondamentalmente è vero ;-)

Benvenuto Cudighels. Dici tante cose condivisibili :-)
Pat Bateman
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Re: Curva Nord e dintorni

Messaggio da Pat Bateman »

cudighels ha scritto:Ciao a tutti, sono nuovo sul sito ma non alla Resega.

Volevo solo dire la mia su una cosa. Mi chiedo se sono il solo a pensarla così.

In sostanza, la "filosofia" (?) di tifo della Nord mi ha stufato. L'ho notato di nuovo un sacco ieri sera, prima partita "normale" da un po di tempo dopo le sbornie dei playoff e del derby.

In sostanza, tifo muscolare con 2-3-4-5 capi e capetti che urlano i soliti cori nei megafoni a getto continuo (in gran parte scopiazzati dagli stadi italiani) seguiti da tamburelli ipnotici che vanno avanti da inizio a fine più o meno allo stesso modo. Ne scaturiscono, a parte qualche momento forte qua e là, ninnananne interminabili che si ripetono più volte durante la partita e di partita in partita. Quasi sempre poi senza nessun legame con quanto succede sul ghiaccio.

Non capisco. L'hockey è forse lo sport che più di tutti suscita emozioni. La bagarre, la paratona, la gran giocata o il check risolutore dato/subito. Tutte emozioni che il pubblico vive ma che invece di venir cavalcate dal tifo organizzato per lanciare cori adeguati al momento vengono (a questo punto credo volutamente) spente per lanciare l'ennesima noiosissima canzoncina-ninnananna.

Non so come dire. Ci vorrebbe più spontaneità e meno "filosofia" ultrà. Quando l'Elvis di turno fa la paratona in tutti gli stadi del mondo si canta per lui. È spontaneo, normale e pure divertente perché magari ti guardi la sua reazione e vedi che apprezza. Idem per il difensore che fa un gran salvataggio o il Brunner che ti piazza la doppietta. E invece noi ignoriamo tutto in nome non so bene di cosa.

Peccato perché secondo me perdiamo un sacco di occasioni per rendere più divertente sia il tifo che l'ambiente in pista. Esempi? Amichevole con il Kloten, tripletta di Vauclair, non un cip della nord. Occasione persa per emozionare anche un veterano come lui. Ieri sera primi minuti sul ghiaccio della carriera di Riva. Un coretto? Avrebbe apprezzato, è un ragazzino, se lo sarebbe ricordato. Primo goal a Lugano di Ronchetti. Anche lì, ma dai, è evidente. Un coro "nuovo" e ci divertiamo tutti. La quarta linea che distribuisce mazzate a tutti (e segna pure)? E sottolineiamolo no?

In pista ci si può anche divertire e il tifo dovrebbe contribuire a farlo, sia con il pubblico che con i giocatori. Invece mi sembra che chi guida il tifo da noi voglia soprattutto dimostrarsi puro e duro, superiore e distaccato alle baggianate che succedono sul ghiaccio. Sarà anche una scelta basata su chissà che convinzioni ma proprio non la capisco.

Ah, invece credo che la tanto discussa coreografia sul derby sia stata per una volta perlomeno divertente. Cattivo gusto sì, indubbiamente, ma almeno ci siam fatti una risata.

Ecco, ridiamo di più.

Ossequi
Sono anch'io con te, come ho peraltro più volte ribadito.
La curva è ormai permeata dalla filosofia ultrà moderna, che a Lugano assume una forma del tutto unica a mio modo di vedere. Basta confrontare i vecchi cori (qualcuno dei quali per fortuna ancora viene intonato) con le "composizioni" degli ultimi anni in cui si parla di esperienze in questura, di poliziotti infami e di quanto gli esponenti del tifo organizzato siano bravi a menar le mani con la birra in mano.
Ecco, anche io sono stufo. Da anni. La cosa che più mi infastidisce è, come dici tu, la completa incapacità di leggere la partita: il coro è diventato un momento che praticamente più nulla ha a che fare con ciò che succede sul ghiaccio. Non è più un incitamento alla propria squadra nei momenti di difficoltà o un tributo ai suoi successi, ma semplicemente una lotta con la tifoseria avversaria e una constante autocelebrazione noiosa e supponente.
I cori ai singoli? Vergognoso, secondo me. Gli unici a cui facciamo cori sono gli ex giocatori (vedi Kienzle). Penoso.
cudighels
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Re: Curva Nord e dintorni

Messaggio da cudighels »

Caro Bateman,

siam sulla stessa linea. Ma cos'è questa "filosofia ultrà moderna"? Senza entrare nel merito dei contenuti dei cori (anche se sono d'accordo con te, quante fesserie), vuoi dire che noi siamo più "moderni" di tutti gli altri? Ragazzi, io spontaneità e cori per i giocatori li sento ovunque. Nelle piste e negli stadi. In Svizzera e all'estero. Gli altri sono tutti trogloditi?

Ma chi ha in mano la curva si chiede come e dove migliorare ogni tanto? A me sembra che il nostro modo di tifare sia lo stesso da anni. Io non lo condivido ma anche se lo facessi dopo un po mi direi che qualche novità andrebbe introdotta.

A Lugano è tornato entusiasmo, la squadra è tosta, la gente in pista c'è, la curva è sempre bella pienotta. Eppure, a parte partite cariche di pathos come possono essere i playoff o i derby, ammettiamolo, il tifo è noioso, ripetitivo, privo di gioia e senza tante emozioni. E non dovrebbe essere così. Anche con 4-5000 spettatori potremmo creare un ambiente unico in Svizzera (a parte forse i cugini).

Facciamo il compitino, urlando ed imponendo cori spesso avulsi da tutto. E se invece si cavalcassero i cori che, bene o male, in funzione del momento, gli stessi curvaioli sentono come quelli "giusti" in quel momento della partita o in quella situazione?

Peccato. Una volta ogni giocatore che passava da Lugano raccontava di aver vissuto qualcosa di speciale. Ora i giocatori son trattati con indifferenza mentre noi tifiamo per la maglia. Come se fosse la maglia a segnare un goal decisivo o a fare la parata che ci salva il culo all'ultimo secondo.
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Kenta
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Re: Curva Nord e dintorni

Messaggio da Kenta »

E niente, ribadisco che la penso esattamente come te e Pat (e come lui ho già avuto modo di scriverlo qui più volte in passato).
Davos, 1. marzo 1986: c'ero anch'io!
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