Ma in questo caso davvero

A livello di organizzazione sono d'accordo, organizzativamente stanno per costruire qualcosa di importante.
Io però non vorrei un proprietario del club straniero, che non conosce il territorio e la nostra storia.
Moderatore: Thor41
Con uno dei due ci hanno provato come su in valle. Questa gente la devi lasciar lavorare e dargli lo spazio altrimenti non si muove.Kirk ha scritto: 26 gen 2022, 13:24 Ci vorrebero personaggi tipo Campana e Pedroni,tanto per cominciare. E non gente che prima vendeva macchinette del caffè.
Poi si,l’ideale sarebbe il mix come avete detto sopra.
Diciamo che se l’andazzo è riduzione del budget non ne sono più così convinto.snake ha scritto: 26 gen 2022, 14:38 Per ora mi tengo i mantegazza con i loro pregi e i loro difetti. Saranno sempre una famiglia che amerà l'HCL. Poi si fanno errori e orrori ma come tutti.
hai detto molto bene, sono due strutture diverse.cimice77 ha scritto: 26 gen 2022, 13:11 La differenza strutturale é abissale con tutti i pro e contro.
Da una parte c'é un personaggio che ha deciso di investire i propri soldi in maniera aziendale optando per una tale organizzazione (magari mi sbaglio non penso che Blaser vada in vacanza con Mansueto) mentre dall'altra parte in maniera familiare.
D'altro canto quel giorno che il FC Lugano non rende e non interessa piu a Mansueto, fa i bagagli e se ne va....non c'é questo "amore" per i colori bianconeri come hanno le proprietà come la nostra
Il top sarebbe un mix...dove si unisce questo amore viscerale per i colori bianconeri ad una strategia aziendale.
AmenGislimberti ha scritto: 26 gen 2022, 16:14 La presentazione di oggi del FCL è qualcosa di davvero raro alle nostre latitudini. Un grande plauso, in primis, a Michele e Luca, due bravissimi ragazzi della regione che si sono fatti le ossa, sono cresciuti e pian piano stanno raccogliendo i frutti di un duro lavoro che, si spera, possa solo portare ad ulteriori soddisfazioni.
Lato Lugano hockeystico, ahinoi c'è purtroppo la problematica di tutte le aziende a gestione sin troppo famigliare, dove giocoforza, vuoi per i rapporti umani e di amicizia che intercorrono, spesso una certa professionalità viene trascurata.
Sono sempre stato dell'idea che un'azienda può crescere ed essere profittevole anche se gestita da una famiglia (vedi il colosso Swarovski), ma vi è un aspetto che rimane cruciale: nonostante ci sia una famiglia, i ruoli chiave vengono ricoperti da dei manager, degli esperti del settore. E questo, purtroppo, alla Corner Arena manca in maniera molto tangibile.
Hai centrato uno dei punti principali del motivo per il quale siamo diventati così deboli. Andate a vedere come lavorano a Bienne, Zugo, Zurigo e compagnia bella (a parte il lato finanziario che chiaramente è molto superiore) c'è una professionalità e un'organizzazione mai vista alle nostre latitudini; in questo senso noi ed Ambrì siamo proprio delle povere provinciali.Gislimberti ha scritto: 26 gen 2022, 16:14 La presentazione di oggi del FCL è qualcosa di davvero raro alle nostre latitudini. Un grande plauso, in primis, a Michele e Luca, due bravissimi ragazzi della regione che si sono fatti le ossa, sono cresciuti e pian piano stanno raccogliendo i frutti di un duro lavoro che, si spera, possa solo portare ad ulteriori soddisfazioni.
Lato Lugano hockeystico, ahinoi c'è purtroppo la problematica di tutte le aziende a gestione sin troppo famigliare, dove giocoforza, vuoi per i rapporti umani e di amicizia che intercorrono, spesso una certa professionalità viene trascurata.
Sono sempre stato dell'idea che un'azienda può crescere ed essere profittevole anche se gestita da una famiglia (vedi il colosso Swarovski), ma vi è un aspetto che rimane cruciale: nonostante ci sia una famiglia, i ruoli chiave vengono ricoperti da dei manager, degli esperti del settore. E questo, purtroppo, alla Corner Arena manca in maniera molto tangibile.