Janick Steinmann, il nostro Direttore Sportivo

[Metro the best]

A me dispiace tu la prenda così, le belle ed interessanti discussioni si possono fare sempre se non si diventa monotematici. Comunque certe volte quando in "tanti" ti dicono la stessa cosa un analisi personale si potrebbe anche fare, poi non è detto che i "tanti" abbiano per forza ragione ma un minimo di autocritica non guasta mai.

[Thor41]

[DelGallo]

Secondo me ci sono 2 tipologie di tifosi:

L inguaribile ottimista: che riesce sempre a vedere il bicchiere mezzo pieno e che malgrado le avversità continua a rimanere entusiasta e positivo.
HC Lugano prima di tutto e full stop

Quello realista: Abituato a un Lugano convincente e vincente e che non riesce a digerire e tollerare una pressapochezza a tutti i livelli della gestione Vicky & Friends.

Io ahimè faccio parte della 2nd

[Thor41]

Uno può far parte di una o dell’altra “corrente di pensiero”, anzi deve. Ciò non preclude che, dinanzi a determinati dati di fatto, uno non possa uscire dalla sua soggettività. Va aldilà della differenza di punto di vista che può essere anche e soprattutto costruttiva, la vedo più come una questione di onore: mi fa più onore incaponirmi sul mio pensiero oppure aprirmi anche all’altro, pur mantenendo predominante la mia idea? È sbagliato fare la bandierina che va dove tira il vento, ma anche fare continuamente il bastian contrario alla fine fa perdere di credibilità.

Nel mio caso non ho più alcuna fiducia nella dirigenza, ma proprio zero, di conseguenza mi sono distaccato non rinnovando la tessera (anche per altri motivi “professionali” diciamo, ma principalmente perché i miei soldi gestiti in quel modo non mi va di vederli) ma non ho alcun problema, quelle poche volte che succede, a riconoscere la bontà di una determinata azione. La stessa cosa con Steinmann: ritengo un colpo di fortuna avere una figura come la sua all’interno del club, la quale non ha paura di cambiare alcuni paradigmi tossici di esso (la frecciata allo staff medico e al preparatore chi aveva il coraggio di farla prima?), ma allo stesso tempo è giusto sottolineare che fino ad ora Perlini è una scommessa persa, e lo era già in partenza.

Qualche rospo penso che il buon Janick ha già dovuto ingoiarlo, rientro della finestra di Aleksi Peltonen su tutti ma non escluderei che pure Perlini e forse Omark lo sono.

[Kenta]

Secondo me ci sono 2 tipologie di tifosi:

L inguaribile ottimista: che riesce sempre a vedere il bicchiere mezzo pieno e che malgrado le avversità continua a rimanere entusiasta e positivo.
HC Lugano prima di tutto e full stop

Quello realista: Abituato a un Lugano convincente e vincente e che non riesce a digerire e tollerare una pressapochezza a tutti i livelli della gestione Vicky & Friends.

Io ahimè faccio parte della 2nd

Io ne vedo tre: aggiungerei il pessimista.

[Metro the best]

Uno può far parte di una o dell’altra “corrente di pensiero”, anzi deve. Ciò non preclude che, dinanzi a determinati dati di fatto, uno non possa uscire dalla sua soggettività. Va aldilà della differenza di punto di vista che può essere anche e soprattutto costruttiva, la vedo più come una questione di onore: mi fa più onore incaponirmi sul mio pensiero oppure aprirmi anche all’altro, pur mantenendo predominante la mia idea? È sbagliato fare la bandierina che va dove tira il vento, ma anche fare continuamente il bastian contrario alla fine fa perdere di credibilità.

Nel mio caso non ho più alcuna fiducia nella dirigenza, ma proprio zero, di conseguenza mi sono distaccato non rinnovando la tessera (anche per altri motivi “professionali” diciamo, ma principalmente perché i miei soldi gestiti in quel modo non mi va di vederli) ma non ho alcun problema, quelle poche volte che succede, a riconoscere la bontà di una determinata azione. La stessa cosa con Steinmann: ritengo un colpo di fortuna avere una figura come la sua all’interno del club, la quale non ha paura di cambiare alcuni paradigmi tossici di esso (la frecciata allo staff medico e al preparatore chi aveva il coraggio di farla prima?), ma allo stesso tempo è giusto sottolineare che fino ad ora Perlini è una scommessa persa, e lo era già in partenza.

Qualche rospo penso che il buon Janick ha già dovuto ingoiarlo, rientro della finestra di Aleksi Peltonen su tutti ma non escluderei che pure Perlini e forse Omark lo sono.

Sull'ultima frase non saprei, per il resto concordo al 100% è quello che penso anche io. Poi giusto e normale avere anche delle vedute differenti, a me infastidisce un po' quando si diventa monotematici e si prova a sostenere di aver ragione senza un minimo di onestà intellettuale.

[Oklahoma]

Omark come altri candidati è stato proposto dai vari agenti. JS con Mitell hanno ritenuto che un elemento creativo e dalle spiccate doti offensive (Omark migliora da solo un intero blocco) e che accettasse un contratto di 6 settimane facesse al caso del Lugano. Probabilmente questo è proprio un acquisto di Mitell. Per quanto riguarda gli altri stanieri sono tutti figli della filosofia di JS e......accettati da Mitell. Ricordate le parole in conferenza stampa quando disse che il Lugano doveva giocare secondo la sua filosofia.

[Ragno]

Secondo me ci sono 2 tipologie di tifosi:

L inguaribile ottimista: che riesce sempre a vedere il bicchiere mezzo pieno e che malgrado le avversità continua a rimanere entusiasta e positivo.
HC Lugano prima di tutto e full stop

Quello realista: Abituato a un Lugano convincente e vincente e che non riesce a digerire e tollerare una pressapochezza a tutti i livelli della gestione Vicky & Friends.

Io ahimè faccio parte della 2nd

..io penso di essere nel mezzo, tendendo sicuramente verso l'ottimista, perché cerco di esserlo nella vita
in generale ed in tutte le attività e passioni che svolgo...percui senza tralasciare l'HCL.
Ho un'età che mi ha permesso, e di questo ne sono grato, di vivere da tifoso l'inizio degli anni '80
con la crescita e successivamente l'esplosione del Lugano nel panorama hockeystico svizzero.
Lungi da me l'essere felice dell'ultimo ventennio.....

[Ragno]

La realtà é che non siamo una società sostenibile, come tante altre certo, ma dobbiamo
essere riconoscenti di chi comunque investe, anzi, forse getta soldi a fondo perso nella
società perché l'ha a cuore, non fosse per loro l'HCL avrebbe già fatto la fine di svariate
società calcistiche ticinesi.
Quindi sono grato di poter avere ancora la mia squadra del cuore che milita in NLA,
con la speranza che si possa ottimizzare il prodotto con quello che si ha a disposizione,
conscio che i fasti del passato saranno irripetibili, se non con maggiori finanze, che magari in futuro
torneranno ad aumentare, certo anche i tifosi devono essere tifosi e fare i tifosi, anche quando
i risultati vengono meno, fa male al cuore dirlo ma qualcosa da imparare dai cugini l'abbiamo,
il sostegno imperituro alla squadra.....

[DelGallo]

La realtà é che non siamo una società sostenibile, come tante altre certo, ma dobbiamo
essere riconoscenti di chi comunque investe, anzi, forse getta soldi a fondo perso nella
società perché l'ha a cuore, non fosse per loro l'HCL avrebbe già fatto la fine di svariate
società calcistiche ticinesi.
Quindi sono grato di poter avere ancora la mia squadra del cuore che milita in NLA,
con la speranza che si possa ottimizzare il prodotto con quello che si ha a disposizione,
conscio che i fasti del passato saranno irripetibili, se non con maggiori finanze, che magari in futuro
torneranno ad aumentare, certo anche i tifosi devono essere tifosi e fare i tifosi, anche quando
i risultati vengono meno, fa male al cuore dirlo ma qualcosa da imparare dai cugini l'abbiamo,
il sostegno imperituro alla squadra.....

Il fatto che ci sia stato un calo di spettatori e quindi introiti è soprattutto da imputarsi alla mala gestione societaria. Stimo che almeno 500 se non 1000 abbonati in più potrebbero esserci con una dirigenza più competente, professionale ed empatica.
Noi tifosi siamo certamente grati di poter seguire la nostra squadra del cuore, ma attenzione non lo facciamo gratis.
Tra abbonamento, trasferte, mangiare, birre etc alla fine dell anno viene fuori una discreta somma che va giustificata da un prodotto che al giorno d'oggi non soddisfa i requisiti minimi (almeno per me).
Se non fosse per la componente sociale avrei mollato il mazzo pure io alla luce di una stagione del rilancio con falsa partenza già prevista