5aprile1999 ha scritto: 24 set 2025, 14:39
Thor41 ha scritto: 24 set 2025, 13:28
Stanno riaffiorando i sintomi di una malattia che non è stata curata, e qua il Dr. Marano ovviamente non c’entra.
Con l’arrivo di Steinmann e del nuovo staff tecnico si è fatto certamente un tentativo valido, ma il male principale rimane, solo che non si chiama più “gruppo sport”.
Ma cosa intendi? Vuoi dire che non segnamo e giochiamo male per colpa di Vicky e Werder? Oppure ti riferisci al fatto che la società non vuole piu' spendere per essere competitivi?
Comunque ricordiamoci dove praticamente tutti pensiamo (o pensavamo) che saremo a fine campionato: tra il 7 e il 10 posto. Poi la dirigenza, a mio avviso giustamente, ha detto che vuole fare i playoffs, obiettivo giusto per una società come il Lugano. Se non fanno i playoffs, che si possono fare anche partendo dal decimo posto, è giusto parlare di stagione deludente. Ma ora, dopo questo inizio tribolato, siamo undicesimi. Dunque abbastanza in linea con le nostre previsioni sul potenziale della squadra.
Intendo che i tre reduci dal gruppo sport restano in maggioranza e non credo proprio che dalla sera al mattino abbiano voluto tirarsi fuori dalle questioni sportive: da quando in qua chi comanda si auto sospende dal prendere le decisioni?
Steinmann ha dimostrato di sapere il fatto suo e avere carattere, viene adesso attaccato per la questione della cultura del lavoro (frase mai pronunciata oltretutto) ma ci dimentichiamo che è un “uomo solo”, come lo è stato RH e come lo è stato alla fine anche HD, con l’unica differenza che JS non è alla prima esperienza da DS e a Rapperswil ha fatto più che bene. A Rapperswil, non a Zurigo, Berna o Losanna dove dovrebbe essere più semplice.
Ha dovuto ingoiare il rospo Aleksi Peltonen ma ha spedito Patry, confermato dalla società (e non da HD…) solo pochi mesi prima. Ha preso Carrick e Sgarbossa che sembrano parlare una lingua hockeistica che la maggior parte del resto della squadra non comprende, dunque i problemi non sono né Carrick né Sgarbossa. Io non voglio nemmeno credere che, con la tipologia di acquisti fatta con questi ultimi, abbia accettato di sua spontanea volontà di prendere un Perlini senza alternative e disperato a tal punto da chiamare lui per farsi ingaggiare: operazione sicuramente low cost perché non penso proprio che sia stato lui a fare il prezzo. Non dimentichiamoci il passato svizzero, o meglio ticinese, di Perlini e il fatto che spesso dopo la sua esperienza in valle in molti l’avrebbero ripreso. Non dimentichiamoci, soprattutto, di quanto il trio guardi alla realtà biancoblù: hanno preso Joly, noi per dispetto gli prendiamo Perlini. Tiè. E anche Omark, che ieri in powerplay ha fatto vedere come si gioca, sono convinto che sia frutto di un capriccio.
Puoi mettere Mitell come Gianinazzi, puoi mettere Steinmann come Kläy o Leuenberger, ma voltala e girala la frittata viene fatta sempre e comunque allo stesso modo. E i giocatori, già all’esasperazione pochi mesi fa, questo lo vedono tutti i santi giorni.