Re: Media: commenti e notizie
Inviato: 23 feb 2025, 9:23
HCL, la società non ha più voce
Il Lugano è al tracollo e l’unico obiettivo rimasto è quello delle vacanze anticipate (sembra uno scherzo ma è così). Sarà dura, diciamolo; l’ipotesi playout è tutt’altro che da scartare, il Ginevra ha allungato (+5). Ma intanto la sconfitta di Losanna ha evidenziato, se mai ce ne fosse bisogno, che questa squadra è ormai fuori controllo: inaffidabile, ostaggio della presunzione di alcuni elementi che pensano di essere dei fenomeni e non lo sono affatto (Alatalo, uno su tutti, Mirco Müller a seguire), mentalmente instabile e, purtroppo, incapace di seguire i dettami dello staff tecnico. Qui nemmeno il migliore coach di NHL riuscirebbe a raddrizzare la baracca! Insomma: è il caos totale e per la prima volta da quando Vicky Mantegazza è alla presidenza (estate 2011), i bianconeri non accederanno ai playoff e con ogni probabilità, salvo miracoli, non eviteranno i playout contro l’Ajoie, che già pregusta la possibile sfida contro i ticinesi. Ma ve l’immaginate l’HCL che si batte per evitare lo spareggio-salvezza contro la squadra dei leggendari bianconeri Nummelin, Vauclair e Ireland? Nel Giura se la ridono.
Purtroppo il momento è topico: a Lugano ormai non si sa più che pesci pigliare e il povero Uwe Krupp non riesce a capirci
qualcosa: il Lugano gioca per 40-45 minuti con autorità con i vodesi leader del campionato (era successo anche contro Zugo e Ginevra) e poi nel terzo finale crolla, grazie ad errori individuali scellerati e ad un calo psico-fisico diventato cronico. E la società, visto che i buoi sono fuggiti dalla stalla, che fa? Nulla. Nessuno del Gotha rilascia interviste, nessuno si prende la briga di informare e di far sapere i piani e le strategie future (con i tifosi sempre più arrabbiati e sempre più in fuga). Chi sarà il nuovo direttore sportivo? E il nuovo allenatore? Dei giocatori, chi rinnoverà il contratto? Tutte domande che non hanno risposta; forse ne sapremo di più fra una decina di giorni. Morale della favola: non sarebbe ora che il presidente, o chi per essa, si presenti davanti ai microfoni degli odiati giornalisti a dire la sua, a spiegare o a raccontare? Non sarebbe ora che Fazzini e soci si concentrassero solo sulle partite? Il momento, lo ribadiamo, è topico: nubi oscure si stagliano all’orizzonte. E oggi alla Corner Arena arriva l’Ajoie. Prova generale dei playout? Molto probabile.
M.A. | Mattino della domenica 23.02
Il Lugano è al tracollo e l’unico obiettivo rimasto è quello delle vacanze anticipate (sembra uno scherzo ma è così). Sarà dura, diciamolo; l’ipotesi playout è tutt’altro che da scartare, il Ginevra ha allungato (+5). Ma intanto la sconfitta di Losanna ha evidenziato, se mai ce ne fosse bisogno, che questa squadra è ormai fuori controllo: inaffidabile, ostaggio della presunzione di alcuni elementi che pensano di essere dei fenomeni e non lo sono affatto (Alatalo, uno su tutti, Mirco Müller a seguire), mentalmente instabile e, purtroppo, incapace di seguire i dettami dello staff tecnico. Qui nemmeno il migliore coach di NHL riuscirebbe a raddrizzare la baracca! Insomma: è il caos totale e per la prima volta da quando Vicky Mantegazza è alla presidenza (estate 2011), i bianconeri non accederanno ai playoff e con ogni probabilità, salvo miracoli, non eviteranno i playout contro l’Ajoie, che già pregusta la possibile sfida contro i ticinesi. Ma ve l’immaginate l’HCL che si batte per evitare lo spareggio-salvezza contro la squadra dei leggendari bianconeri Nummelin, Vauclair e Ireland? Nel Giura se la ridono.
Purtroppo il momento è topico: a Lugano ormai non si sa più che pesci pigliare e il povero Uwe Krupp non riesce a capirci
qualcosa: il Lugano gioca per 40-45 minuti con autorità con i vodesi leader del campionato (era successo anche contro Zugo e Ginevra) e poi nel terzo finale crolla, grazie ad errori individuali scellerati e ad un calo psico-fisico diventato cronico. E la società, visto che i buoi sono fuggiti dalla stalla, che fa? Nulla. Nessuno del Gotha rilascia interviste, nessuno si prende la briga di informare e di far sapere i piani e le strategie future (con i tifosi sempre più arrabbiati e sempre più in fuga). Chi sarà il nuovo direttore sportivo? E il nuovo allenatore? Dei giocatori, chi rinnoverà il contratto? Tutte domande che non hanno risposta; forse ne sapremo di più fra una decina di giorni. Morale della favola: non sarebbe ora che il presidente, o chi per essa, si presenti davanti ai microfoni degli odiati giornalisti a dire la sua, a spiegare o a raccontare? Non sarebbe ora che Fazzini e soci si concentrassero solo sulle partite? Il momento, lo ribadiamo, è topico: nubi oscure si stagliano all’orizzonte. E oggi alla Corner Arena arriva l’Ajoie. Prova generale dei playout? Molto probabile.
M.A. | Mattino della domenica 23.02