
Calle Andersson
Moderatore: Thor41
Re: Calle Andersson
Alla fine anche quest'anno lo straniero di difesa è arrivato, in attesa che ricominci a carburare anche Ulmer...
Re: Calle Andersson
quoto, se Ulmer ritorna ai livelli dell'anno scorso siamo ok in difesaThor41 ha scritto:Alla fine anche quest'anno lo straniero di difesa è arrivato, in attesa che ricominci a carburare anche Ulmer...
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Calle Andersson
Molto bravo in PP. Nelle situazioni in 5c5 deve ancora migliorare in fase d'impostazione. Nelle ultime partite ha fatto degli errori che ci sono costati diverse reti. Ha ancora margini di miglioramento.
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- nylanderfan
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Re: Calle Andersson
Andersson: “Il numero 55 con la maglia del Lugano? Un sogno che si avvera”
Il difensore dei bianconeri è giunto alla Resega due settimane fa e sta diventando un perno della retroguardia allenata anche da suo padre: “Giocare in questa squadra rende tutto più semplice”
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LUGANO - Giunto alla Resega soltanto due settimane fa, tramite lo scambio che ha portato Schlumpf a Zugo e Andersson e Bertaggia a Lugano, il giovane Calle - classe 1994 - ha sbalordito tutti: a parte il gol realizzato e i 6 assist firmati, lo svedese ha deliziato la platea bianconera con la sua sicurezza con la quale gestisce il gioco e le situazioni sulla linea blu offensiva. Capire come mai Fischer abbia deciso di schierarlo immediatamente in prima linea e in powerplay, in fondo, non è così complicato…
“È vero, mi sono trovato subito benissimo con la squadra e con l’ambiente qui a Lugano - ha esordito - e partita dopo partita le cose vanno sempre meglio. Gli allenatori mi concendono molto ghiaccio e so che devo pensare solo a giocare al meglio delle mie potenzialità e seguire le loro indicazioni”.
Già gli allenatori… Fischer sembra fidarsi a occhi chiusi di Calle, mentre l’assistant coach bianconero conosce il giovane svedese meglio di chiunque altro. “Non posso negare che la presenza di mio papà Peter sia importante: durante gli allenamenti, le partite e quando siamo a casa però è il mio allenatore, guardiamo i video, cerchiamo di capire come migliorare gli errori che commetto. Mi aiuta tantissimo, è stato un grande giocatore e quindi i suoi consigli sono preziosi”, ha spiegato il 55 del Lugano. Un numero e un cognome che uniti, non lo si può negare, fanno brillare gli occhi dei tifosi dei sottocenerini: “Sono cresciuto qui a Lugano quando mio padre vestiva questi colori e difendeva quel numero: capisco che per i tifosi possa essere qualcosa di particolare, ma posso assicurare che per me è un sogno che è diventato realtà”, ha sottolineato.
Con l’arrivo di Andersson sotto le volte della Resega il Lugano può praticamente contare su uno straniero in più; non solo per la licenza svizzera che gli permette di giocare senza problemi di nazionalità, ma soprattutto per l’apporto che lo svedese sa dare. “Sono sincero, se riesco a giocare così è perché ho dei compagni di linea incredibili - ha spiegato - Linus e Fredrik sanno aprire il ghiaccio in maniera pazzesca, a me non resta che posizionare il bastone e i dischi arrivano da soli. Pettersson poi sta facendo la nostra fortuna con tutti i suoi gol: è più facile così sia vincere che giocare bene, nonostante imporsi in questo campionato sia davvero complicato; noi abbiamo diverse armi a nostra disposizione per farlo, come per esempio il powerplay, ma se stiamo ottenendo ottimi risultati è merito di tutta la squadra”.
La squadra… in questo Lugano è difficile sentire qualche giocatore parlare al singolare, praticamente tutti fanno riferimento al collettivo. Anche questo fattore riesce a infiammare la Resega che, partita dopo partita, risponde sempre presente e spinge i bianconeri verso il successo. “Ho trovato davvero un ottimo gruppo e questo non può che farci bene… poi abbiamo dei tifosi che sono incredibili. Avevo qualche ricordo di quando ero piccolo e venivo a guardare le partite in pista; vivere quest’atmosfera stando sul ghiaccio è indescrivibile. Non c’è un match in cui i nostri tifosi non ci incitino e durante le sfide come i due derby, sono da pelle d’oca! Noi non possiamo far altro che ringraziarli”, ha concluso Andersson.
http://www.tio.ch/News/Sport/Hockey/100 ... si-avvera-
Il difensore dei bianconeri è giunto alla Resega due settimane fa e sta diventando un perno della retroguardia allenata anche da suo padre: “Giocare in questa squadra rende tutto più semplice”
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LUGANO - Giunto alla Resega soltanto due settimane fa, tramite lo scambio che ha portato Schlumpf a Zugo e Andersson e Bertaggia a Lugano, il giovane Calle - classe 1994 - ha sbalordito tutti: a parte il gol realizzato e i 6 assist firmati, lo svedese ha deliziato la platea bianconera con la sua sicurezza con la quale gestisce il gioco e le situazioni sulla linea blu offensiva. Capire come mai Fischer abbia deciso di schierarlo immediatamente in prima linea e in powerplay, in fondo, non è così complicato…
“È vero, mi sono trovato subito benissimo con la squadra e con l’ambiente qui a Lugano - ha esordito - e partita dopo partita le cose vanno sempre meglio. Gli allenatori mi concendono molto ghiaccio e so che devo pensare solo a giocare al meglio delle mie potenzialità e seguire le loro indicazioni”.
Già gli allenatori… Fischer sembra fidarsi a occhi chiusi di Calle, mentre l’assistant coach bianconero conosce il giovane svedese meglio di chiunque altro. “Non posso negare che la presenza di mio papà Peter sia importante: durante gli allenamenti, le partite e quando siamo a casa però è il mio allenatore, guardiamo i video, cerchiamo di capire come migliorare gli errori che commetto. Mi aiuta tantissimo, è stato un grande giocatore e quindi i suoi consigli sono preziosi”, ha spiegato il 55 del Lugano. Un numero e un cognome che uniti, non lo si può negare, fanno brillare gli occhi dei tifosi dei sottocenerini: “Sono cresciuto qui a Lugano quando mio padre vestiva questi colori e difendeva quel numero: capisco che per i tifosi possa essere qualcosa di particolare, ma posso assicurare che per me è un sogno che è diventato realtà”, ha sottolineato.
Con l’arrivo di Andersson sotto le volte della Resega il Lugano può praticamente contare su uno straniero in più; non solo per la licenza svizzera che gli permette di giocare senza problemi di nazionalità, ma soprattutto per l’apporto che lo svedese sa dare. “Sono sincero, se riesco a giocare così è perché ho dei compagni di linea incredibili - ha spiegato - Linus e Fredrik sanno aprire il ghiaccio in maniera pazzesca, a me non resta che posizionare il bastone e i dischi arrivano da soli. Pettersson poi sta facendo la nostra fortuna con tutti i suoi gol: è più facile così sia vincere che giocare bene, nonostante imporsi in questo campionato sia davvero complicato; noi abbiamo diverse armi a nostra disposizione per farlo, come per esempio il powerplay, ma se stiamo ottenendo ottimi risultati è merito di tutta la squadra”.
La squadra… in questo Lugano è difficile sentire qualche giocatore parlare al singolare, praticamente tutti fanno riferimento al collettivo. Anche questo fattore riesce a infiammare la Resega che, partita dopo partita, risponde sempre presente e spinge i bianconeri verso il successo. “Ho trovato davvero un ottimo gruppo e questo non può che farci bene… poi abbiamo dei tifosi che sono incredibili. Avevo qualche ricordo di quando ero piccolo e venivo a guardare le partite in pista; vivere quest’atmosfera stando sul ghiaccio è indescrivibile. Non c’è un match in cui i nostri tifosi non ci incitino e durante le sfide come i due derby, sono da pelle d’oca! Noi non possiamo far altro che ringraziarli”, ha concluso Andersson.
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Re: Calle Andersson
Anche lui ieri molto bene, impressionante la calma è la tranquillità, sul gol di Pettersson ha stoppato alla grande il disco sulla linea blu prima di passarlo a Freddie per il gol... Sembra un veterano ma ha solo vent'anni... Veramente un affare il suo arrivo! 

Re: Calle Andersson
Sta offrendo solidità e buone prestazioni, nel PP è un punto di riferimento. E ha solo 20 anni.
Non capisco cosa abbia spinto lo Zugo a lasciarlo partire (inoltre con Bertaggia)... ma nemmeno voglio capire, va benissimo.

Non capisco cosa abbia spinto lo Zugo a lasciarlo partire (inoltre con Bertaggia)... ma nemmeno voglio capire, va benissimo.
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Re: Calle Andersson
avete visto lo svarione di Schlumpf ieri?



Re: Calle Andersson
Lo Zugo ha ricostruito mezza squadra, non puntano a questa stagione (anche se stanno già facendo bene). Calle prima o poi proverà ad andare in Nordamerica, mentre Schlumpf offre garanzie sul medio/lungo termine. Bertaggia poi non si era adattato bene al cambio di allenatore e con ogni probabilità sarebbe tornato a Lugano a fine stagione.edr10 ha scritto:Non capisco cosa abbia spinto lo Zugo a lasciarlo partire (inoltre con Bertaggia)... ma nemmeno voglio capire, va benissimo.
Per valutare pienamente questo scambio bisognerà aspettare e vedere per quanto tempo Calle resterà ancora a Lugano, dovesse andar via a settembre (difficile, ma non impossibile) potremmo anche pensarla diversamente al riguardo.
Re: Calle Andersson
Bravo ma un po più di ovomaltina quando tira dalla blu !!!! Ci mette più grinta al tiro mio nipote di 12 anni
Per il resto
Bn
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