L’allenatore dei Mini bianconeri ha analizzato gli arrivi di Hofmann, Furrer e Martensson oltre alla promozione in Prima Squadra di Morini
Articolo di ADD
Ti-Press
LUGANO - Siamo a metà maggio, da qui a inizio settembre - quando il campionato di hockey 2015/16 ricomincerà - di acqua sotto i ponti ne passerà ancora molta, ma il Lugano si è mosso in tempo per rendere ancora più completa e “pericolosa” la rosa a disposizione di Patrick Fischer. La promozione di Giovanni Morini in Prima Squadra, gli arrivi di Gregory Hofmann, di Philippe Furrer e di Tony Martensson sono stati i primi tasselli del puzzle bianconero in vista del nuovo campionato, ma la domanda che attanaglia tutti i tifosi luganesi è sempre la stessa: Questa nuova squadra può competere per il titolo?
“Fischer ovviamente ha avuto bisogno di tempo per costruire la sua formazione ideale; questo processo non può avvenire da un giorno all’altro, da un anno all’altro - ha esordito Krister Cantoni - La squadra bianconera sta seguendo un processo di crescita; l’eliminazione subita quest’anno ha fatto male, è inutile negarlo, ma durante l’arco della stagione si è visto quanto il lavoro di Patrick sia servito e abbia portato i suoi frutti”.
Il quarto straniero che vestirà la maglia del Lugano, come ormai si sa, risponde al nome di Tony Martensson: le sue statistiche e le sue caratteristiche non sono quelle di uno scorer, ma in linea con Klasen e Pettersson, potrà dare equilibrio all’intero blocco. “È un centro difensivo, fisico, come lo era McLean: ha tanta esperienza e alza il livello dell’intera squadra. Si è visto anche durante gli ultimi Mondiali e gli scorsi playoff: la Nazionale e il Lugano hanno pagato a caro prezzo la mancanza di kg e di centimetri. È il discorso di prima: Fischer sta completando il quadro della sua squadra.”, ha continuato.
A Lugano, negli ultimi anni, a differenza di quanto avviene per esempio a Davos, i giovani hanno spesso faticato a trovare spazio e a esprimere tutte le loro doti. Hofmann potrà sfatare questa tabù? “Gregory ha diversi anni di esperienza e nell’ultimo campionato è letteralmente esploso alla corte di Del Curto; mi auguro che possa ripetersi anche alla Resega, visto che sarebbe un valore aggiunto di grande spessore. Anche la mossa di portare in Prima Squadra Morini è stata azzeccata: è un giovane che lavora tantissimo per la squadra”.
In difesa i bianconeri hanno deciso di puntare su Furrer; le doti del rossocrociato non si discutono, ma la sua stabilità fisica - visti i diversi infortuni in cui è incappato negli ultimi anni - lascia qualche dubbio. Se inoltre si tiene conto che sia Hirschi che Vauclair spesso sono costretti a saltare qualche partita per problemi fisici… si potrebbe definire tutto ciò un azzardo? “Penso che sia un rischio calcolato preso dalla società! Furrer è un difensore che dà stabilità e che può organizzare al meglio il sistema difensivo del Lugano; il fisico a volte lo mette in difficoltà, ma quest’anno Fischer potrà contare anche su un Sartori al 100%, su un Ulmer diverso dalla passata stagione e su un Kienzle che dovrà confermare tutto il suo valore. Insomma… secondo me, l’arrivo dell’ex Berna è stata una buona scelta”, ha sottolineato Cantoni.
L’ultimo tassello, che però non è stato ritoccato dal mercato, è quello relativo al portiere. Manzato ha disputato la sua miglior stagione, a discapito di un Merzlikins che non ha certamente preso bene il suo ruolo di riserva. Cosa accadrà alla Resega? “Avere due portieri così bravi è un punto a favore; Elvis ha portato Daniel ad alzare il proprio livello, tanto da andare al Mondiale, ma lui resta ambizioso e non le manda a dire. Conosco Elvis molto bene e starà a lui dimostrare le sue doti e giocarsi le sue possibilità in pista”, ha concluso Cantoni.
http://www.tio.ch/News/Sport/Hockey/103 ... a-squadra-
