https://www.rsi.ch/sport/hockey/Nel-pos ... 62865.html
riprendo quello che ha detto Hnat su Andersson:
Il ruolo di Andersson non sarebbe cambiato nelle prossime partite, dunque era meglio per tutti separarsi
Hnat Domenichelli
Sulla fresca notizia si è espresso il DS Hnat Domenichelli: “Siccome stava finendo ai margini del roster, come ottavo difensore o in sovrannumero, il giocatore ci ha informato già ad agosto della volontà di trovare una soluzione. Così ci siamo seduti ad un tavolo con lo staff tecnico ed il CdA per capire il da farsi. È però solo dopo la partita di martedì che ci ha detto chiaramente di voler cambiare aria. Siamo contenti di aver messo tutti d’accordo, ora continueremo per la nostra strada”.
Calle Andersson
Moderatore: Thor41
Re: Calle Andersson
Dal Corriere del Ticino, 28.09.2024
Un problema estivo
Meglio andare con ordine, allora, iniziando proprio dalla vicenda che vede protagonista il 30.enne terzino. Il suo addio è tutto fuorché un fulmine a ciel sereno, anche se nelle scorse settimane il club bianconero aveva cercato – invero con poco successo – di calmare le acque. A spiegare ciò che è realmente accaduto ci ha pensato Hnat Domenichelli: «La situazione riguardante Andersson – spiega il direttore sportivo dell’HCL – si è presentata già in agosto. Per lo staff tecnico Calle era diventato il nostro ottavo difensore e il giocatore ci ha chiesto di trovare una soluzione. Dopo averne discusso anche con il CdA, abbiamo deciso di proseguire insieme. Saremmo stati pronti a liberare il giocatore solo a certe condizioni. Tutto è cambiato mercoledì: al termine della sfida con il Berna, Andersson ci ha di nuovo chiesto di essere liberato. A questo punto abbiamo trovato un accordo con il Davos».
Un accordo i cui contorni sono destinati a rimanere misteriosi: «Non posso entrare nei dettagli dell’operazione, ma confermo che siamo soddisfatti di come si è risolta la faccenda. Noi andiamo avanti per la nostra strada: non sono ovviamente al corrente di ciò che prevede a livello salariale il contratto tra Andersson e il club grigionese».
Un ruolo marginale
Rimarranno misteriose, almeno ufficialmente, le ragioni che hanno portato il giocatore ai margini dello scacchiere difensivo di Luca Gianinazzi: «A questa domanda – prosegue Domenichelli – può rispondere di sicuro in maniera più completa il nostro allenatore. Ho chiesto pure io spiegazioni a Gianinazzi: ne abbiamo discusso a lungo, volevo essere sicuro che Calle non rientrasse davvero più nei piani dello staff tecnico. Che non si trattasse solo di un periodo difficile per il giocatore. Il coach ci ha spiegato che, per il tipo di gioco che vuole sviluppare, il ruolo di Andersson non sarebbe cambiato nelle prossime settimane e nei prossimi mesi».
Condizioni chiare
Visto l’infortunio che terrà capitan Thürkauf a lungo lontano dal ghiaccio, in molti si aspettavano – o magari speravano – di ricevere una contropartita tecnica da parte del Davos. Nessuno, invece, lascerà i Grigioni per la Cornèr Arena: «Non c’è mai stato un nesso tra l’infortunio occorso a Thürkauf e la situazione di Andersson. Come HC Lugano avevamo deciso già in agosto le condizioni necessarie per liberare Calle dal suo contratto. E ora il Davos le ha accettate. Non potevamo ovviamente prevedere in quei giorni ciò che è accaduto al nostro capitano. Si tratta di due cose completamente diverse».
In altre parole – azzardiamo noi anche dopo aver raccolto preziose informazioni nei Grigioni – oltre a liberarsi dell’oneroso contratto di Andersson, il Lugano ci ha pure guadagnato finanziariamente.
Un problema estivo
Meglio andare con ordine, allora, iniziando proprio dalla vicenda che vede protagonista il 30.enne terzino. Il suo addio è tutto fuorché un fulmine a ciel sereno, anche se nelle scorse settimane il club bianconero aveva cercato – invero con poco successo – di calmare le acque. A spiegare ciò che è realmente accaduto ci ha pensato Hnat Domenichelli: «La situazione riguardante Andersson – spiega il direttore sportivo dell’HCL – si è presentata già in agosto. Per lo staff tecnico Calle era diventato il nostro ottavo difensore e il giocatore ci ha chiesto di trovare una soluzione. Dopo averne discusso anche con il CdA, abbiamo deciso di proseguire insieme. Saremmo stati pronti a liberare il giocatore solo a certe condizioni. Tutto è cambiato mercoledì: al termine della sfida con il Berna, Andersson ci ha di nuovo chiesto di essere liberato. A questo punto abbiamo trovato un accordo con il Davos».
Un accordo i cui contorni sono destinati a rimanere misteriosi: «Non posso entrare nei dettagli dell’operazione, ma confermo che siamo soddisfatti di come si è risolta la faccenda. Noi andiamo avanti per la nostra strada: non sono ovviamente al corrente di ciò che prevede a livello salariale il contratto tra Andersson e il club grigionese».
Un ruolo marginale
Rimarranno misteriose, almeno ufficialmente, le ragioni che hanno portato il giocatore ai margini dello scacchiere difensivo di Luca Gianinazzi: «A questa domanda – prosegue Domenichelli – può rispondere di sicuro in maniera più completa il nostro allenatore. Ho chiesto pure io spiegazioni a Gianinazzi: ne abbiamo discusso a lungo, volevo essere sicuro che Calle non rientrasse davvero più nei piani dello staff tecnico. Che non si trattasse solo di un periodo difficile per il giocatore. Il coach ci ha spiegato che, per il tipo di gioco che vuole sviluppare, il ruolo di Andersson non sarebbe cambiato nelle prossime settimane e nei prossimi mesi».
Condizioni chiare
Visto l’infortunio che terrà capitan Thürkauf a lungo lontano dal ghiaccio, in molti si aspettavano – o magari speravano – di ricevere una contropartita tecnica da parte del Davos. Nessuno, invece, lascerà i Grigioni per la Cornèr Arena: «Non c’è mai stato un nesso tra l’infortunio occorso a Thürkauf e la situazione di Andersson. Come HC Lugano avevamo deciso già in agosto le condizioni necessarie per liberare Calle dal suo contratto. E ora il Davos le ha accettate. Non potevamo ovviamente prevedere in quei giorni ciò che è accaduto al nostro capitano. Si tratta di due cose completamente diverse».
In altre parole – azzardiamo noi anche dopo aver raccolto preziose informazioni nei Grigioni – oltre a liberarsi dell’oneroso contratto di Andersson, il Lugano ci ha pure guadagnato finanziariamente.
Re: Calle Andersson
Non so. Mi ricorda tanto la mossa di cedere Dan Fritsche ai Lions.
Al primo infortunio di un difensore ce ne pentiremo.
Al primo infortunio di un difensore ce ne pentiremo.
Re: Calle Andersson
L'intervista proseguiva così:
Il club bianconero si sente coperto, a livello difensivo: «Avevamo otto terzini ad inizio stagione e adesso – dopo l’arrivo di Meile – ne abbiamo ancora otto. In ogni caso il ruolo di un direttore sportivo è anche quello di rimanere sempre attento a ciò che accade sul mercato».
Il mercato? Dal niente al forse
Mercoledì Domenichelli escludeva un intervento sul mercato degli stranieri. Poche ore dopo, la situazione sembra mutata: «Oggi come oggi mi ritrovo in una situazione piuttosto flessibile. Se arrivasse l’opportunità di trovare un giocatore utile per lo sviluppo della nostra squadra, che possa sposare anche a lungo termine la filosofia del nostro allenatore, potremo rivalutare la situazione. Come ho già detto, noi direttori sportivi siamo sempre attenti a ciò che accade».
Il club bianconero si sente coperto, a livello difensivo: «Avevamo otto terzini ad inizio stagione e adesso – dopo l’arrivo di Meile – ne abbiamo ancora otto. In ogni caso il ruolo di un direttore sportivo è anche quello di rimanere sempre attento a ciò che accade sul mercato».
Il mercato? Dal niente al forse
Mercoledì Domenichelli escludeva un intervento sul mercato degli stranieri. Poche ore dopo, la situazione sembra mutata: «Oggi come oggi mi ritrovo in una situazione piuttosto flessibile. Se arrivasse l’opportunità di trovare un giocatore utile per lo sviluppo della nostra squadra, che possa sposare anche a lungo termine la filosofia del nostro allenatore, potremo rivalutare la situazione. Come ho già detto, noi direttori sportivi siamo sempre attenti a ciò che accade».
- Jean Valjean
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Re: Calle Andersson
In che senso ci avremmo guadagnato finanziariamente?
Calle è molto simpatico, ma a livello di gioco ha reso in poche partite (con CMS). Peccato lasciarlo andare senza contropartite. De facto rafforziamo una diretta concorrente.
Calle è molto simpatico, ma a livello di gioco ha reso in poche partite (con CMS). Peccato lasciarlo andare senza contropartite. De facto rafforziamo una diretta concorrente.
Re: Calle Andersson
Penso abbiamo ricevuto qualcosa dal Davos. Dispiace perché il cognome ha fatto la storia del club col titolo più bello però il rapporto costo/prestazione era sotto le aspettative.
Col senno di poi la situazione era da risolvere prima dell'inizio del campionato
Col senno di poi la situazione era da risolvere prima dell'inizio del campionato
Re: Calle Andersson
Abbiamo ricevuto una contropartita finanziaria, oltre ad esserci liberati del suo contratto, pare non leggerissimo.Jean Valjean ha scritto: ↑28 set 2024, 10:47 In che senso ci avremmo guadagnato finanziariamente?
Calle è molto simpatico, ma a livello di gioco ha reso in poche partite (con CMS). Peccato lasciarlo andare senza contropartite. De facto rafforziamo una diretta concorrente.
Re: Calle Andersson
Avere sotto contratto un giocatore con uno stipendio alto per far il7/8 concordo non aveva senso. Abbiamo liberato un gran bel gruzzoletto che potrà essere utilizzato quest anno per un signor 7o straniero (e chissà che poi non sia il sostituto di arco l anno prossimo).. se poi l anno prossimo davvero arrivasse Hofmann o moy ecco che avremmo una gran squadra (Simion per Muller, Hofmann/moy per patry, nuovo centro straniero per arcobello, oltre a meile per andersson)..penso che a livello di budget cambierebbe ben poco.
Ritengo sia giusto scegliere all’ inizio della stagione il ruolo per ogni giocatore ed agire di conseguenza ..ad esempio non ha senso uno stipendio come quello di Muller per metterlo in 4a o di andersson come 7/8 difensore…. Meile come 7/8 avrebbe invece uno stipendio adeguato oltre a margini di crescita ..avremmo una formazione simile:
Carr-thurkauf-joly
Sekac-zohorna(o centro fisico)-Simion
Hofmann/moy-centro straniero-fazzini
Verboon-canonica-morini
Zanetti, cjunskis. Da scegliere chi tenere (2) tra patry, peltonen, cormier, reichle.. (io terrei reichle e cormier)
Ritengo sia giusto scegliere all’ inizio della stagione il ruolo per ogni giocatore ed agire di conseguenza ..ad esempio non ha senso uno stipendio come quello di Muller per metterlo in 4a o di andersson come 7/8 difensore…. Meile come 7/8 avrebbe invece uno stipendio adeguato oltre a margini di crescita ..avremmo una formazione simile:
Carr-thurkauf-joly
Sekac-zohorna(o centro fisico)-Simion
Hofmann/moy-centro straniero-fazzini
Verboon-canonica-morini
Zanetti, cjunskis. Da scegliere chi tenere (2) tra patry, peltonen, cormier, reichle.. (io terrei reichle e cormier)
Re: Calle Andersson
Mi fa piacere che metti Carr in formazione. Spero che arrivi presto il suo rinnovo.Stamkos84 ha scritto: ↑28 set 2024, 14:20 Avere sotto contratto un giocatore con uno stipendio alto per far il7/8 concordo non aveva senso. Abbiamo liberato un gran bel gruzzoletto che potrà essere utilizzato quest anno per un signor 7o straniero (e chissà che poi non sia il sostituto di arco l anno prossimo).. se poi l anno prossimo davvero arrivasse Hofmann o moy ecco che avremmo una gran squadra (Simion per Muller, Hofmann/moy per patry, nuovo centro straniero per arcobello, oltre a meile per andersson)..penso che a livello di budget cambierebbe ben poco.
Ritengo sia giusto scegliere all’ inizio della stagione il ruolo per ogni giocatore ed agire di conseguenza ..ad esempio non ha senso uno stipendio come quello di Muller per metterlo in 4a o di andersson come 7/8 difensore…. Meile come 7/8 avrebbe invece uno stipendio adeguato oltre a margini di crescita ..avremmo una formazione simile:
Carr-thurkauf-joly
Sekac-zohorna(o centro fisico)-Simion
Hofmann/moy-centro straniero-fazzini
Verboon-canonica-morini
Zanetti, cjunskis. Da scegliere chi tenere (2) tra patry, peltonen, cormier, reichle.. (io terrei reichle e cormier)
Davos, 1. marzo 1986: c'ero anch'io!