Intervista Laurenti (29.11.2010)
Inviato: 29 nov 2010, 14:51
LUGANO – Il Lugano nelle ultime settimane è letteralmente sprofondato, incassando addirittura sette sconfitte nelle ultime otto uscite di campionato, addolcite unicamente da una vittoria nel derby che non ha però ridato forza al collettivo bianconero. L'esonero di Bozon - probabilmente non l'unico colpevole, ma indubbiamente uno dei tanti responsabili della situazione – era dunque imperativo, inevitabile. Al suo posto, così come a quello dell'assistente Bertaggia (anche lui silurato dalla dirigenza), ci saranno ad interim McNamara e Fischer, in attesa del nome del nuovo coach.
“La decisione è stata presa in seguito alla spirale negativa nella quale è finita la squadra”, ha spiegato il presidente Laurenti ai microfoni di Radio Fiume Ticino. “Non vedevamo altra via d'uscita se non quella rappresentata da un cambio radicale della conduzione tecnica. Sono sempre stato presente agli allenamenti e alle partite nei casi in cui era necessario dire qualche parola di sostegno, ma una scossa a questo punto era necessaria”.
L'entità del nuovo condottiero bianconero non sarà però divulgata in tempi brevissimi, dato che la dirigenza vuole giustamente prendersi del tempo per effettuare tutte le valutazioni del caso e pescare dal mercato il personaggio giusto per questo Lugano allo sbando. Una decisione errata sarebbe fatale.
“Per ora la squadra sarà affidata ad interim agli allenatori degli Élite, il cui periodo al timone potrebbe variare da una sino a due o tre partite. Vogliamo cercare qualcuno che ci porti sino al termine del corrente campionato con quella positività e tranquillità che permetterebbe poi alla squadra di avere una reazione e di esprimersi come si conviene sul ghiaccio”.
I problemi saranno però da ricercare anche tra i giocatori, che spesso non hanno risposto alle sollecitazioni di staff tecnico e tifosi come si sarebbe sperato. “Nello spogliatoio non ci sono problemi”, ha continuato il presidente. “I giocatori sono uniti tra loro, qualcosa di sport capisco e lo vedo chiaramente. Una colpa logicamente l'hanno anche loro, dunque adesso dovranno essere capaci di dimostrare che possono dare ben più di quanto non abbiano fatto sinora”.
L'intera rosa del Lugano dovrà però fare in fretta a ritrovare il filo del discorso, perché una volta perso il treno del gruppo che lotta a ridosso della linea, rientrare in gioco potrebbe essere un'impresa molto difficile. “Non bisogna mai demordere”, ha concluso Laurenti. “Dobbiamo avere fiducia ed essere consapevoli che ci sono ancora tante partite e moltissimi punti in palio. È ovvio che ora ci vuole una reazione”.
Da www.solohockey.ch
Però mai un po' di autocritica... chi ha portato il Lapisrott a Lugano???
“La decisione è stata presa in seguito alla spirale negativa nella quale è finita la squadra”, ha spiegato il presidente Laurenti ai microfoni di Radio Fiume Ticino. “Non vedevamo altra via d'uscita se non quella rappresentata da un cambio radicale della conduzione tecnica. Sono sempre stato presente agli allenamenti e alle partite nei casi in cui era necessario dire qualche parola di sostegno, ma una scossa a questo punto era necessaria”.
L'entità del nuovo condottiero bianconero non sarà però divulgata in tempi brevissimi, dato che la dirigenza vuole giustamente prendersi del tempo per effettuare tutte le valutazioni del caso e pescare dal mercato il personaggio giusto per questo Lugano allo sbando. Una decisione errata sarebbe fatale.
“Per ora la squadra sarà affidata ad interim agli allenatori degli Élite, il cui periodo al timone potrebbe variare da una sino a due o tre partite. Vogliamo cercare qualcuno che ci porti sino al termine del corrente campionato con quella positività e tranquillità che permetterebbe poi alla squadra di avere una reazione e di esprimersi come si conviene sul ghiaccio”.
I problemi saranno però da ricercare anche tra i giocatori, che spesso non hanno risposto alle sollecitazioni di staff tecnico e tifosi come si sarebbe sperato. “Nello spogliatoio non ci sono problemi”, ha continuato il presidente. “I giocatori sono uniti tra loro, qualcosa di sport capisco e lo vedo chiaramente. Una colpa logicamente l'hanno anche loro, dunque adesso dovranno essere capaci di dimostrare che possono dare ben più di quanto non abbiano fatto sinora”.
L'intera rosa del Lugano dovrà però fare in fretta a ritrovare il filo del discorso, perché una volta perso il treno del gruppo che lotta a ridosso della linea, rientrare in gioco potrebbe essere un'impresa molto difficile. “Non bisogna mai demordere”, ha concluso Laurenti. “Dobbiamo avere fiducia ed essere consapevoli che ci sono ancora tante partite e moltissimi punti in palio. È ovvio che ora ci vuole una reazione”.
Da www.solohockey.ch
Però mai un po' di autocritica... chi ha portato il Lapisrott a Lugano???